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Tesoro di Schiavo in affitto, è polemica

Un’immagine dell’accademico e storico dell’arte Remo Schiavo scomparso nel novembre del 2015Una veduta della villa Cordellina che potrebbe ospitare il museo
Un’immagine dell’accademico e storico dell’arte Remo Schiavo scomparso nel novembre del 2015Una veduta della villa Cordellina che potrebbe ospitare il museo
Un’immagine dell’accademico e storico dell’arte Remo Schiavo scomparso nel novembre del 2015Una veduta della villa Cordellina che potrebbe ospitare il museo
Un’immagine dell’accademico e storico dell’arte Remo Schiavo scomparso nel novembre del 2015Una veduta della villa Cordellina che potrebbe ospitare il museo

Un piccolo museo dedicato a Remo Schiavo in una sala di villa Cordellina ma la Provincia chiede l’affitto. Potrebbe essere una sorta di “ritorno a casa” per l’accademico olimpico castellano, mancato due anni fa, e che nel suo testamento aveva lasciato numerose opere artistiche ai montecchiani. E per poter trovare un luogo che potesse essere consono per un’ esposizione in suo ricordo, il Comune di Montecchio si era rivolto mesi fa all’Amministrazione provinciale.

«Pensavamo che una sala nel complesso della Cordellina potesse essere l’ideale – afferma il sindaco Milena Cecchetto – visto il profondo legame fra Remo e la villa. Ovviamente sarebbe stata aperta al pubblico, organizzando anche delle serate culturali e non in modo tale che i montecchiani potessero frequentare il luogo e la villa. Ci saremmo occupati della gestione della sala, con il pagamento delle bollette e dell’arredo».

FORMELLE E BOZZETTI. Nel lascito, infatti, sono comprese alcune opere di Nereo Quagliato: una decina di formelle in bronzo e terracotta, diversi bozzetti e disegni dell'artista vicentino e sette statue di grandi dimensioni. Per quanto riguarda i quadri e le pitture, invece, alla città sono state donate una decina di quadri dell'artista Guido Farina e altrettante opere del pittore Dino Menato, circa 20 stampe risalenti al '700, '800 e '900. Poi anche numerose fotografie con dedica di autori e artisti famosi dell'Accademia Olimpica e dell'Arena di Verona. Remo Schiavo aveva anche donato i libri della sua biblioteca che contava circa 4 mila volumi, che spaziano dalla pittura al teatro, alla danza alla storia e alla cultura in generale. Molti libri sono in edizioni limitate e pregiate. Al lascito si aggiungono pure varie centinaia di dischi, dvd, video cassette e cd che negli anni l’accademico aveva raccolto. Insomma un vero e proprio tesoro storico e artistico il cui valore supera i 200 mila euro.

LA LETTERA. A fine marzo in municipio dalla Provincia è arrivata una lettera firmata dal presidente Achille Variati. «I nostri tecnici hanno verificato che i locali dei rustici, denominato “teatrino”, corrisponda alle caratteristiche richieste – è scritto – sia per ampiezza di spazi che della possibilità della gestione autonoma delle utenze oltre che degli ingressi». E poi si legge: «Ho dato mandato di aprire un confronto che stabilirà le modalità e il canone d’affitto». Affitto che, a quanto pare, ammonterebbe a diverse migliaia di euro all’anno. Il “teatrino”, che ha una superficie di circa 200 metri quadri ed ha un ingresso indipendente e separato dalla villa, attualmente è utilizzato come deposito. «Eravamo convinti che il ritorno di Remo nella “sua” villa sarebbe stata una bella idea anche per la Provincia – osserva Cecchetto -. Ma la richiesta di un affitto ci ha spiazzato, e pure dispiaciuto, considerando che fu proprio grazie al professor Schiavo che la villa venne donata dalla famiglia Lombardi alla Provincia».

Antonella Fadda

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