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Comunali, danze aperte “Siamo Veneto” si lancia

Ruggero Zigliotto, fotografo, 63 anni, corre da sindaco. MASSIGNAN
Ruggero Zigliotto, fotografo, 63 anni, corre da sindaco. MASSIGNAN
Ruggero Zigliotto, fotografo, 63 anni, corre da sindaco. MASSIGNAN
Ruggero Zigliotto, fotografo, 63 anni, corre da sindaco. MASSIGNAN

Montecchio Maggiore ha il suo primo candidato sindaco per le elezioni amministrative del 2019. È Ruggero Zigliotto, 63 anni e di professione fotografo, a rompere per primo gli indugi e scendere nell’arena politica castellana con la lista “Siamo Veneto”. Un annuncio che arriva a poco più di un anno e tre mesi dalle prossime elezioni. A 15 giorni dal voto politico nazionale a Montecchio inizia, in pratica, la campagna elettorale comunale. «Ho deciso di candidarmi così in anticipo perché voglio avere tutto il tempo di parlare con i cittadini, le associazioni, i commercianti, insomma più persone possibile - spiega - e poter ascoltare le loro esigenze. Dare quindi voce al territorio prima di stilare il programma. Saranno i montecchiani a idearlo». Quello di Zigliotto non è un “debutto” nell’agone amministrativo dal momento che, nel 2014 con la lista “Veneto Stato”, aveva appoggiato Mauro Palma. Ma questa volta ha deciso di proporsi per la poltrona di primo cittadino sotto l’egida di un movimento già presente a livello regionale e di cui Zigliotto fa parte da diversi anni, all’interno del coordinamento veneto. «Dopo l’esperienza di quattro anni fa ho scelto questa strada e ho deciso di presentarmi da solo - prosegue -, Montecchio è una meravigliosa città, uno snodo importante. Sono certo che siano possibili grandi margini di miglioramento in tutti i campi». Sebbene il programma amministrativo sia ancora in divenire, alcuni cardini fondamentali sono già chiari: «Montecchio è una città multiculturale, un crocevia, ci sono molte etnie che devono collaborare. Occorre una reale politica di integrazione - afferma -. C’è bisogno di un patto sociale fra culture ma la nostra, sia ben chiaro, deve rimanere quella di riferimento e non viceversa». Sempre rimanendo in tema di integrazione, Zigliotto si propone anche di interessare le associazioni di volontariato, e i sindacati, per estendere sempre più l’insegnamento dell’italiano agli stranieri. «E insegnare la convivenza, una sorta di educazione civica, a partire dalle scuole d’infanzia - dichiara -. Il mio intento è pure quello di coinvolgere altri volontari, come i pensionati, ad essere delle “sentinelle del territorio” che si occupino del decoro urbano e segnalino le diverse situazioni di degrado». E poi, più unione geografica fra Alte e Montecchio, più risorse al territorio e il coinvolgimento diretto dei cittadini su argomenti chiave sono altre colonne del futuro programma. «Faremo delle consultazioni popolari dove i montecchiani potranno esprimere la propria opinione - aggiunge – ad esempio sulla Superstrada Pedemontana Veneta io avrei chiesto ai cittadini di votare se erano d’accordo o meno. Il nostro moto sarà “Il prossimo sindaco di Montecchio sei tu”. Apriremo anche a breve ad Alte una sede del nostro partito, dove incontreremo i cittadini sia italiani che stranieri». Di eventuali alleanze ancora non si parla sebbene Zigliotto affermi: «Non abbiamo preclusioni, ma vogliamo dialogare con tutte le forze politiche del territorio». Danze aperte intanto. • © RIPRODUZIONE RISERVATA

Antonella Fadda

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