Cena con amara sorpresa l’altra sera per alcuni ospiti del Lions club di Arzignano e per altre due coppie di Venezia al ristorante Castelli a Montecchio Maggiore.
All’uscita dal locale infatti hanno trovato le auto forzate e con i finestrini rotti. Prese di mira dai ladri, che hanno approfittato del buio e dell’assenza del parcheggiatore del locale, ammalato, tre Bmw e una Volskwagen Eos. Fortunatamente dalle macchine non è stato rubato nulla. «Avevo lasciato la borsa con il computer dietro al sedile del conducente – ha raccontato un ospite arzignanese del Lions – ma non se ne sono accorti. Hanno aperto il cassettino dell’auto, buttato un po’ tutto all’aria ma non hanno preso nulla. Hanno comunque forzato la portiera e rotto il finestrino dal lato passeggero».
Erano circa le 22 quando una coppia di clienti del ristorante uscita dopo cena ha trovato l’auto forzata. E ha dato l’allarme nel locale, dove si trovava un’ottantina di persone, tra cui sessanta alla serata del Lions arzignanese, che ha la sede proprio al ristorante Castelli e ogni quindici giorni organizza una cena-incontro a tema per soci e ospiti. «Lunedì sera si parlava del passaggio generazionale dei beni di impresa con il prof. Stefano Delle Monache, docente universitario a Padova – racconta Alessia Pasetto, presidente del Lions diArzignano - e quindi c’erano imprenditori e professionisti. A un certo punto il gestore del ristorante ci ha avvisato di quando era accaduto. E due nostri ospiti, di Arzignano e Dueville, hanno trovato l’auto forzata. Forse i ladri sono stati disturbati». Sul posto immediato l’arrivo dei carabinieri.
«Sono molto dispiaciuta di quanto accaduto – continua la presidente Lions –: ieri ho mandato una lettera di scuse a tutti i nostri associati e ospiti. Spiegando che al prossimo incontro faremo in modo che ci sia un parcheggiatore o comunque una persona a controllare le auto. Non era mai successo».
«Un episodio occasionale e isolato – spiega Roberto Astuni, uno dei gestori del ristorante –: il parcheggio è comunque incustodito, come da cartelli di avviso alla clientela, perché è un’area pubblica e quindi prima di chiuderla o installare le telecamere dovremo chiedere l’autorizzazione al Comune. Dovesse ripetersi l’episodio, lo faremo. Spiace per l’accaduto».