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Auto nel mirino alla cena Lions

Il finestrino infranto di una delle auto prese di mira. FOTO NICOLI
Il finestrino infranto di una delle auto prese di mira. FOTO NICOLI
Il finestrino infranto di una delle auto prese di mira. FOTO NICOLI
Il finestrino infranto di una delle auto prese di mira. FOTO NICOLI

Cena con amara sorpresa l’altra sera per alcuni ospiti del Lions club di Arzignano e per altre due coppie di Venezia al ristorante Castelli a Montecchio Maggiore.

All’uscita dal locale infatti hanno trovato le auto forzate e con i finestrini rotti. Prese di mira dai ladri, che hanno approfittato del buio e dell’assenza del parcheggiatore del locale, ammalato, tre Bmw e una Volskwagen Eos. Fortunatamente dalle macchine non è stato rubato nulla. «Avevo lasciato la borsa con il computer dietro al sedile del conducente – ha raccontato un ospite arzignanese del Lions – ma non se ne sono accorti. Hanno aperto il cassettino dell’auto, buttato un po’ tutto all’aria ma non hanno preso nulla. Hanno comunque forzato la portiera e rotto il finestrino dal lato passeggero».

Erano circa le 22 quando una coppia di clienti del ristorante uscita dopo cena ha trovato l’auto forzata. E ha dato l’allarme nel locale, dove si trovava un’ottantina di persone, tra cui sessanta alla serata del Lions arzignanese, che ha la sede proprio al ristorante Castelli e ogni quindici giorni organizza una cena-incontro a tema per soci e ospiti. «Lunedì sera si parlava del passaggio generazionale dei beni di impresa con il prof. Stefano Delle Monache, docente universitario a Padova – racconta Alessia Pasetto, presidente del Lions diArzignano - e quindi c’erano imprenditori e professionisti. A un certo punto il gestore del ristorante ci ha avvisato di quando era accaduto. E due nostri ospiti, di Arzignano e Dueville, hanno trovato l’auto forzata. Forse i ladri sono stati disturbati». Sul posto immediato l’arrivo dei carabinieri.

«Sono molto dispiaciuta di quanto accaduto – continua la presidente Lions –: ieri ho mandato una lettera di scuse a tutti i nostri associati e ospiti. Spiegando che al prossimo incontro faremo in modo che ci sia un parcheggiatore o comunque una persona a controllare le auto. Non era mai successo».

«Un episodio occasionale e isolato – spiega Roberto Astuni, uno dei gestori del ristorante –: il parcheggio è comunque incustodito, come da cartelli di avviso alla clientela, perché è un’area pubblica e quindi prima di chiuderla o installare le telecamere dovremo chiedere l’autorizzazione al Comune. Dovesse ripetersi l’episodio, lo faremo. Spiace per l’accaduto».

Luisa Nicoli

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