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Scaramucce pre elettorali
Chiamati anche i carabinieri

I carabinieri nel gazebo della lista “Insieme per Caldogno”. G.AR.
I carabinieri nel gazebo della lista “Insieme per Caldogno”. G.AR.
I carabinieri nel gazebo della lista “Insieme per Caldogno”. G.AR.
I carabinieri nel gazebo della lista “Insieme per Caldogno”. G.AR.

Tensioni tra i candidati alla carica di primo cittadino a Caldogno. A sollevare dubbi sulla correttezza della campagna elettorale è il Movimento 5 stelle, che lo scorso sabato mattina ha chiamato i carabinieri per chiedere conto ad alcuni esponenti della Lega Nord del loro operato.

I simpatizzanti del Carroccio, che sostengono “ a distanza” la lista di Nicola Ferronato “Insieme per Caldogno” avrebbero infatti esposto, nel loro gazebo, manifesti elettorali a favore dell'attuale vicesindaco, violando, come scrivono i grillini in una nota, le norme che vietano la pubblicizzazione di simboli diversi da quelli di lista nel periodo pre elezioni.

Cartelli che poi, come spiegano dal Movimento 5 Stelle, sarebbero stati fatti togliere.

«Ci stupiamo che il vicesindaco attuale candidato in corsa per la poltrona di primo cittadino abbia bisogno si utilizzare simili metodi per raccogliere consensi», la nota del gruppo che sostiene Marilì Lunardello e che “accusa” “Insieme per Caldogno” di voler così intercettare i voti dell'elettorato leghista.

«I carabinieri sono venuti a chiederci le autorizzazioni per il gazebo, tutto qui, se abbiano esposto manifesti in quello della Lega Nord, francamente non lo so», commenta Ferronato. «Mi sembra comunque che la vicenda sia stata strumentalizzata per creare polemiche a pochi giorni dalle elezioni, ma noi siamo tranquilli e non ci facciamo certo intimorire da queste cose». G.AR.

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