<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=336576148106696&amp;ev=PageView&amp;noscript=1">

Opere per 8 milioni, c’è pure il palasport

La cessione dell’ex municipio è al centro di una polemica fra maggioranza e opposizione. ARCHIVIO
La cessione dell’ex municipio è al centro di una polemica fra maggioranza e opposizione. ARCHIVIO
La cessione dell’ex municipio è al centro di una polemica fra maggioranza e opposizione. ARCHIVIO
La cessione dell’ex municipio è al centro di una polemica fra maggioranza e opposizione. ARCHIVIO

Piste ciclabili, tante, parcheggi, marciapiedi, scuole, strade, illuminazione, persino il nuovo palazzetto dello sport.

Tutto quanto di collettivamente utile può essere realizzato in un Comune, a Caldogno c'è, almeno nelle intenzioni. Laddove molte realtà locali, anche contermini, faticano a disegnare il futuro attraverso gli interventi sul territorio causa ristrettezze economiche, a Caldogno il piano delle opere pubbliche per il prossimo triennio è un tripudio di investimenti milionari.

Il paese dei grandi progetti, realizzati e sognati ( dal centro equestre a Green City, dalla cittadella dello sport al “villaggio” americano) ha infatti in serbo, per il periodo 2017- 2019, qualcosa come otto milioni di euro di lavori, tre milioni e mezzo solo per il palasport in cantiere per il 2019.

Solo per il primo anno, quello in corso, l'amministrazione punta a costruire per oltre 1 milione e mezzo di euro.

Ma cosa bolle dunque nella pentola della giunta Ferronato? Nei prossimi mesi, con risorse proprie e con, acquirenti permettendo, introiti da alienazioni di beni, il panorama calidonense dovrebbe arricchirsi di un nuovo percorso pedonale, attesissimo, in via Giaroni.

Un intervento da 750 mila euro per mettere in sicurezza finalmente una strada attualmente priva di banchine laterali e dunque pericolosa per chi, soprattutto nella bella stagione, la percorre a piedi o in bicicletta.

Sul piatto per il 2017 anche l'ampliamento del parcheggio del cimitero , 200 mila euro, la manutenzione di strade e marciapiedi per 150 mila euro, la riqualificazione di un tratto di via Pagello per altri 150 mila euro, migliorie alla scuola primaria Collodi per 130 mila e lavori di sistemazione nella sala ex Enal, 150 mila euro.

A fare da contraltare, nel piano delle alienazioni, la cessione di un edificio fatiscente in via Appia, valore stimato 50 mila euro e dell'ex municipio in piazza Bruno Viola, valutato 850 mila euro.

Proprio sulla vendita dell'ex sede municipale il consigliere di minoranza Marco Lunardi attacca duramente la maggioranza.

«L'amministrazione mente sapendo di mentire, in campagna elettorale avevano assicurato che lo stabile sarebbe stato recuperato, mentre ora lo ritroviamo da alienare per incassare denaro per altre opere. Inutile dire che non c'è lungimiranza in questo bilancio».

Nettamente contrari alla linea delle grandi opere anche i grillini, che con la capogruppo Marilì Lunardello si dicono “scandalizzati” dalla decisione di dismettere l'ex municipio: «Bisognerebbe smetterla di applicare il metodo delle perequazioni, poco chiaro e manipolabile».

Un «edificio di valore storico e simbolico per il nostro paese» anche per il gruppo “Si.amo Caldogno”, con Rita Franco che sottolinea anche la necessità di trovare una soluzione per gli anziani privi di un centro diurno.

Per l'amministrazione, che nell'ultimo consiglio comunale ha approvato il bilancio da 10 milioni di euro, si tratta di un risultato importante frutto di una politica oculata che ha consentito, come rivendica l'assessore al bilancio Roberto Pesavento, di mantenere invariate le aliquote Imu e Tasi e i costi di raccolta dei rifiuti.

Giulia Armeni

Suggerimenti