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Botteghino, accordo fatto sul rondò

L’incrocio del Botteghino, tristemente noto per l’alto numero di incidenti stradali. FOTO D’ARCHIVIO
L’incrocio del Botteghino, tristemente noto per l’alto numero di incidenti stradali. FOTO D’ARCHIVIO
L’incrocio del Botteghino, tristemente noto per l’alto numero di incidenti stradali. FOTO D’ARCHIVIO
L’incrocio del Botteghino, tristemente noto per l’alto numero di incidenti stradali. FOTO D’ARCHIVIO

Non ci saranno interventi estemporanei per mettere in sicurezza l’incrocio del Botteghino. Così è e così rimarrà fino all’arrivo della rotatoria. Poco importa se l’elenco degli incidenti ne conta ormai oltre 60.

Di positivo, tuttavia, c’è che il rondò, o almeno il cantiere, dovrebbe arrivare entro l’anno. Anche perché a pagare sarà il privato. Era nell'aria da mesi e ora, finalmente, è arrivata la conferma: sarà la catena veronese di ipermercati a realizzare il rondò all'incrocio del Botteghino, mettendo fine al rimpallo di competenze e responsabilità che per oltre un decennio ha tenuto in scacco il pericoloso snodo viario.

Un “do ut des” tra privati e enti pubblici che, ancora una volta, si rivela l'unico modo per riuscire a sbloccare opere e infrastrutture importantissime ma che, misteriosamente, rimangono impigliate nelle maglie della burocrazia.

Lavori per 1 milione e 200 mila euro circa, questo il costo della rotatoria “alla francese” progettata per regolare l'intersezione tra la provinciale 349 del Costo, la sp 46 per Schio e altre quattro arterie limitrofe, in cambio della cessione al gruppo di Cerea dei seimila metri quadrati di superficie di vendita per il nuovo supermercato di Costabissara, quasi ultimato e pronto per essere aperto.

A limitare la metratura ( a quattromila mq) era stata proprio l'amministrazione bissarese che aveva così vincolato l'ampliamento a 6.000 inizialmente concesso alla costruzione del rondò, per evitare che il massiccio afflusso al nuovo esercizio commerciale congestionasse ancor di più il traffico nella zona.

Così, non potendo aspettare i tempi non proprio certi della Regione che avrebbe dovuto rifinanziare l'opera, a togliere le castagne dal fuoco ci ha pensato il patron dei supermercati, Anerio Tosano, che già nei mesi scorsi aveva aperto alla possibilità di un “mutuo aiuto” pubblico- privato.

A confermare la trattativa in atto è Andrea Tosano, figlio del fondatore, che spiega: «È un progetto in cui crediamo molto e per questo abbiamo formalizzato una proposta concreta che dovrà passare all'esame del consiglio provinciale».

Intanto l’avvocato Matteo Nani, che rappresenta il Tosano, puntualizza che mentre «la proprietà del supermercato ha formalizzato l’impegno a pagare i lavori, la Provincia non ha fatto altrettanto nel concedere in cambio l’ampliamento della superficie commerciale».

La firma definitiva manca ancora – la convenzione è all'esame dell'avvocatura della Provincia in questi giorni – ma il sindaco di Costabissara Maria Cristina Franco non nasconde la soddisfazione per la risoluzione della spinosa questione, sulla sua scrivania dal primo mandato.

«L'accordo si sta perfezionando in questi giorni ma ormai è cosa fatta, l'intervento sarà a carico del Tosano e quindi non si dovrà più aspettare lo stanziamento della Regione che ha comunque erogato i 620 mila euro necessari al pagamento degli espropri nell'area interessata dai lavori».

«Come Comune ci siamo fatti carico della manutenzione nell'incrocio ma va ricordato che lì la competenza è della Provincia, non nostra», dice ancora il sindaco.

Tra gli interventi tampone messi in campo nell'ultimo periodo sul fronte sicurezza la riverniciatura dei cordoli, lo sfalcio e la cura delle aiuole e, qualche mese fa, la riattivazione del tabellone luminoso di allerta pericolo sulla direttrice Vicenza- Thiene. Il massimo ottenibile a quanto pare.

Giulia Armeni

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