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Addio all’assessore che amava le sfide

Sergio De Dea è morto ieri all’ospedale San Bortolo a causa di una ischemia. Era assessore dal 2013
Sergio De Dea è morto ieri all’ospedale San Bortolo a causa di una ischemia. Era assessore dal 2013
Sergio De Dea è morto ieri all’ospedale San Bortolo a causa di una ischemia. Era assessore dal 2013
Sergio De Dea è morto ieri all’ospedale San Bortolo a causa di una ischemia. Era assessore dal 2013

Sergio De Dea, assessore e vicesindaco di Bolzano Vicentino è mancato ieri mattina all’ospedale San Bortolo di Vicenza. La notizia è stata comunicata dal sindaco Daniele Galvan, con una nota inviata ai consiglieri comunali. De Dea, che avrebbe compiuto 68 anni il prossimo 14 novembre, alcuni giorni fa era stato ricoverato per un’ischemia, che gli aveva momentaneamente immobilizzato il braccio sinistro. La morte, però, sarebbe stata causata dalle complicazioni subentrate in seguito al ricovero che avrebbero acuito altri problemi di salute con i quali il vicesindaco conviveva da qualche tempo. Il funerale verrà probabilmente celebrato venerdì mattina, alle 10.

Marito, padre di famiglia e nonno, Sergio De Dea ha lasciato la moglie Leda, i figli Fabrizio ed Elisa e due nipotine. Cintura nera di karate, grande appassionato di scacchi, De Dea era originario di Sospirolo, piccolo Comune in provincia del bellunese. A Belluno ha frequentato l’Iti “Segato”, per poi iscriversi all’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano, dove ha conseguito la laurea in economia e commercio. Durante gli studi ha lavorato in un’azienda di Milano, l’Italtel Spa, come impiegato addetto alle relazioni industriali. Dopo la laurea si è trasferito nel vicentino, diventando responsabile del settore fiscale dell’Associazione Piccole Industrie della provincia di Vicenza. Dal 1984 era iscritto all’albo dei commercialisti di Vicenza e, in quell’anno, inizia la sua attività di lavoratore autonomo in contra’ San Marco a Vicenza, prima come collaboratore e, in seguito, come titolare di uno studio di cui era tra i fondatori, sempre in contra’ San Marco.

Prima di trasferirsi a Bolzano Vicentino, una ventina di anni fa, De Dea ha vissuto con la famiglia a Marola, dove per qualche tempo aveva collaborato con le società sportive locali e con la biblioteca comunale, specialmente organizzando corsi di scacchi per ragazzi. A Bolzano Vicentino cantava nel coro parrocchiale Santa Cecilia, era iscritto all’Azione Cattolica ed era molto impegnato con l’Unitalsi. Ma soprattutto, è qui che si è dedicato alla vita amministrativa. «Siamo entrati insieme in consiglio comunale, quasi quindici anni fa – racconta il sindaco di Bolzano Vicentino Daniele Galvan -. Siamo entrati come consiglieri di minoranza con il sindaco Luigi De Boni, mentre il nsotro capogruppo era Domenico De Boni. Per dieci anni abbiamo condiviso i banchi dell’opposizione». Poi, nel 2013, è iniziata l’avventura amministrativa, con la lista “L’altra Bolzano per tutti”. «Tra noi c’era una grande fiducia reciproca, che andava oltre la politica – dichiara Galvan -. In questi anni, come assessore, De Dea si è occupato soprattutto del risanamento del bilancio del Comune, sostenendo tanti sacrifici anche a scapito della “popolarità” tra la cittadinanza. Dispiace che sia scomparso proprio quando stavamo cominciando a raccogliere i frutti del suo lavoro». In consiglio comunale subentrerà a De Dea il primo tra i non eletti della lista “L’altra Bolzano”, Andrea De Boni.

Andrea Frison

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