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BOLZANO VIC/1. Consiglio comunale acceso nella seduta dedicata al bilancio di previsione per il triennio 2017-2019. Polemica sulle aliquote

È guerra sull’Irpef. «Andava ritoccata»

Polemica in consiglio comunale nella seduta dedicata al bilancio di previsione per i prossimi anni
Polemica in consiglio comunale nella seduta dedicata al bilancio di previsione per i prossimi anni
Polemica in consiglio comunale nella seduta dedicata al bilancio di previsione per i prossimi anni
Polemica in consiglio comunale nella seduta dedicata al bilancio di previsione per i prossimi anni

L’emergenza mutui a Bolzano Vicentino non è superata ma certamente ridimensionata. Eppure l’aliquota comunale Irpef per il 2016 rimarrà inalterata anche per il 2017. Anzi, confrontando le aliquote degli anni precedenti, la più recente è addirittura aumentata, per tutti gli scaglioni di reddito.

La questione è riapparsa durante l’ultimo consiglio comunale sul bilancio di previsione per il triennio 2017-2019.

«L’aliquota Irpef era stata aumentata per rientrare del debito dovuto ai mutui accesi dal Comune – è intervenuto Antonio Rigon di “Noi con voi per il paese” -. Ma se la situazione dei mutui è rientrata, perché avete confermato le aliquote dello scorso anno?».

«Ci eravamo ripromessi di ritoccare le aliquote, ma non è stato possibile – ha risposto l’assessore ai tributi locali Samantha Frigo -. L’alternativa sarebbe stata tagliare i servizi, ma anche nel nostro Comune ci sono sempre più famiglie in difficoltà e nuovi casi sociali che un tempo non c’erano. A questi si aggiungono le spese per le manutenzioni e la cura del patrimonio immobiliare comunale».

«È necessario reperire risorse per garantire le manutenzioni – ha ribadito l’assessore al bilancio Sergio De Dea -. Possiamo considerare l’Irpef come una “tassa di scopo” con questo obiettivo».

Che la situazione del debito sia in parte rientrata, lo conferma la possibilità che ha ora il Comune di poter accendere mutui ventennali per un massimo di 11 milioni di euro. Ad oggi, l’unico prestito richiesto dall’amministrazione Galvan è di 130 mila euro, per realizzare opere di asfaltatura e messa in sicurezza di alcuni tratti viari.

Per quanto riguarda il rientro del debito, invece, il bilancio di previsione fissa le rate a carico del Comune per 548.877 euro nel 2017, 564.616 euro nel 2018 e 580.958 euro nel 2019. Nel 2016 la rata è stata di oltre 613 mila euro. Nel 2013 era di 898 mila euro. Quell’anno, il debito ammontava ad oltre 7,5 milioni di euro, oggi si attesta attorno ai 4,9 milioni. Per far fronte ai prestiti, nel 2013 la Giunta Galvan fece leva sull’aliquota Irpef, portandola dallo 0,4 per cento indifferenziato (aliquota 2012), allo 0,45% per i redditi fino a 15 mila euro (esenzione per i redditi sotto i 12 mila euro), 0,73% dai 15 mila ai 28 mila euro, 0,76% dai 28 mila ai 55 mila euro, 0,78 dai 55 mila ai 75 mila e 0,80 per i redditi oltre i 75 mila euro. Le aliquote sono state confermate negli anni successivi, fino al 2016, quando l’aliquota per i redditi più bassi venne portata allo 0,70 per cento, e quelle degli scaglioni successivi allo 0,75%, 0,78%, 0,79% e 0,80%. Ad oggi, l’aliquota Irpef dovrebbe garantire un’entrata di circa 550 mila euro per il 2017.

Per quanto riguarda sociale e manutenzioni, richiamati dagli assessori Frigo e De Dea in consiglio comunale, sempre il bilancio di previsione prevede per il 2017 una spesa alla voce “Diritti sociali, politiche sociali e famiglia” di circa 726 mila euro. Alla voce “Beni demaniali e patrimoniali” sono previsti circa 184 mila euro di spesa.

Andrea Frison

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