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«Valdastico nord
indispensabile
Basta chiacchiere»

Code di auto e di veicoli pesanti in Valbrenta. Con la realizzazione della Pedemontana si prevede un quadruplicarsi del traffico
Code di auto e di veicoli pesanti in Valbrenta. Con la realizzazione della Pedemontana si prevede un quadruplicarsi del traffico
Code di auto e di veicoli pesanti in Valbrenta. Con la realizzazione della Pedemontana si prevede un quadruplicarsi del traffico
Code di auto e di veicoli pesanti in Valbrenta. Con la realizzazione della Pedemontana si prevede un quadruplicarsi del traffico

«L’autostrada Valdastico Nord si deve realizzare. È arrivato il tempo che Trento si ricordi, una volta per tutte, che è in Italia: deve iniziare a fare gli interessi di tutto il Paese, non solo i suoi».

Il coro delle categorie economiche bassanesi è più che mai compatto sulla questione delle infrastrutture viabilistiche. Tanto più che i lavori della Pedemontana proseguono rispettando il cronoprogramma. E i primi tagli dei nastri sono dietro l’angolo. Non che prima Confindustria, Confartigianato, Apindustria non seguissero la stessa linea, anzi. Appoggiavano, infatti, la costruzione del progetto di finanza Nuova Valsugana.

E ora, compatte, non accettano l’accantonamento della Valdastico Nord, anche se pare che nessuno abbia ancora firmato nulla, dalla Regione e dalla Provincia Autonoma, secondo le direttive del comitato paritetico del ministero delle Infrastrutture.

Il documento depositato dai tecnici ministeriali boccia il proseguimento su sede autostradale della Valdastico verso nord, ma mette in cantiere lo studio di un progetto di ammodernamento della Ss 47 Valsugana (nel tratto valligiano) insieme all’elettrificazione della linea ferroviaria.

I progetti dovranno stare sul tavolo del Cipe tra due anni, ma nel frattempo la Pedemontana entrerà a regime e la via di collegamento con Trento più veloce sarà l’attuale statale, inadeguata a gestire un aumento del traffico.

Così ad alzare le barricate non sono solo i sindaci della Valsugana, sia veneta che trentina, che ipotizzano addirittura di mettere un pedaggio se non verrà realizzata la Valdastico Nord, ma anche chi attraverso le strade costruisce il futuro economico del territorio, ovvero le categorie economiche del mandamento bassanese.

CONFINDUSTRIA. Dalla sede del Raggruppamento bassanese si sottolinea che gli obiettivi tassativi, da realizzare in tempi brevi, sono tre. La prima priorità è il completamento dell’autostrada Valdastico Nord, dove deve passare il traffico pesante. Altre soluzioni palliative, secondo gli Industriali, non garantiscono i criteri di fruibilità del traffico che un collegamento commerciale col Brennero deve avere per essere degno di chiamarsi tale. Poi serve attuare un ammodernamento dell’attuale Valsugana, ma di tutta, non solo del tratto in Valbrenta. Deve essere realizzata anche la bretella di collegamento tra Rosà e Cittadella, altra opera di cui si parla da tempo. Infine, per gli imprenditori non va dimenticata l’elettrificazione della linea ferroviaria, anche in prospettiva della Tav. Queste sono opere tassative. La Confindustria bassanese non è disposta a trattare, sono fondamentali per il territorio, sia in termini di sviluppo economico e sociale che di sicurezza per chi ci transita con auto o camion. Per quanto riguarda l’idea di mettere un pedaggio sulla Valsugana, gli Industriali ritengono che non bisogna perdere di vista l’obiettivo: la statale della Valbrenta deve essere ammodernata per diventare una via turistica scorrevole, sicura e senza camion. L’importante è portare a casa questo risultato, in modo che il pedaggio resti solo sulla Valdastico Nord.

CONFARTIGIANATO. Anche per gli Artigiani bassanesi serve la Valdastico Nord. É indispensabile, e Trento deve finirla di mettersi di traverso. La bretella di Rosà e Tezze, per la Confartigianato, va realizzata una volta per tutte e la Valsugana va ammodernata seriamente. Il fatto che ora l’Anas abbia deciso di far partire le asfaltature e che investirà 250 mila euro per gli Artigiani è una presa in giro. La strada della Valbrenta è ricoperta di buche, il che ha comportato limitazioni alla velocità per ridurre danni e pericoli. Molti preferiscono passare direttamente per Verona, perché tra asfalto distrutto e colonne di veicoli, per arrivare a Trento partendo da Pove si rischia di fare prima pur facendo cento chilometri in più. Ora c’è la prospettiva del traffico della Pedemontana e gli Artigiani sottolineano che si proceda con la Valdastico Nord fino a Trento, e che la Valsugana rimanga una via turistica, fatta bene e sicura. Il pedaggio? Gli Artigiani non lo escludono, ma solo se ci saranno rallentamenti sul completamento della Valdastico e applicato in modo differenziato tra lavoratori, turisti e residenti. Ovviamente questa resta una soluzione estrema.

APINDUSTRIA. Per le piccole e medie imprese del Bassanese è vergognoso che Trento abbia il potere di dire “no” alla Valdastico e di farlo diventare operativo.

I piccoli imprenditori ricordano le parole di Lupi quando, pochi anni fa, disse che la Provincia autonoma doveva arrendersi all’idea della Valdastico Nord perché comunque sarebbe stata fatta, in quanto collegamento strategico col Nord Europa.

Poi, rimarca Apindustria, è cambiato il ministro e si è ricominciato tutto da zero, per finire peggio. Stanchi delle chiacchiere, i piccoli imprenditori non accettano più che gli interessi di partito blocchino strutture fondamentali a garantire il progresso del territorio, come le strade, facendo perdere competitività alle imprese e posti di lavoro.

E di conseguenza chiedono serietà e misure, finalmente, che possano rilanciare l’economia e il territorio. Apindustria reclama un tavolo attorno al quale discutere per programmare la realizzazione della viabilità del prossimo futuro attraverso un confronto produttivo, lasciando a casa casacche e colori di partito.

Ai sindaci che ipotizzano il pedaggio sulla Valsugana, infine, i piccoli imprenditori del Bassanese dicono che il tempo delle provocazioni è finito. Ora è necessario passare ai fatti concreti per far sì che la Valdastico Nord venga realizzata, e in fretta.

Francesca Cavedagna

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