Il liceo Brocchi diventa un incubatore di idee per progettare la città pedemontana che verrà. Saranno chiamati a immaginarla cinquanta studenti delle superiori e dell’università, protagonisti dell’hackaton “Smart City” il 29 e il 30 aprile. L’iniziativa, lanciata dall’associazione “Politica in regola”, vede tra i promotori Confindustria e Confartigianato, accanto all’università di Padova, alle scuole bassanesi e a Cgil, Cisl e Uil.
«Gli “hackathon” - spiega Giorgio Strappazzon di “Politica in regola” - sono maratone riservate a giovani appassionati di informatica e nuove tecnologie. Nella versione bassanese l’hackathon si lega alla città pedemontana».
Tra sabato 29 e domenica 30 la maratona sarà aperta da una tavola rotonda incentrata su nuove tecnologie e sviluppo locale. Seguiranno approfondimenti, laboratori e giochi di ruolo. In tutto 36 ore non stop, notte compresa, per la produzione di un documento con le indicazioni dei giovani. «Pieno appoggio da parte nostra - commenta l’assessore alle giovani generazioni, Oscar Mazzocchin - a un’iniziativa che dà voce agli under 25. Arriveranno sicuramente spunti fondamentali per la città del futuro».
«Siamo al “secondo tempo” del progetto Smart City - riprende Strappazzon -. Dopo esserci occupati degli aspetti amministrativi, oggi rilanciamo con uno sguardo all’economia e al welfare».
Welfare che la città pedemontana da 150 mila abitanti avrà ai primi posti in agenda. L’hackathon di fine mese, però, non servirà solo a tracciare le linee guida per arrivare alla Smart City. «Da qui si apre una partita fondamentale per far sì che le eccellenze del territorio - evidenzia il presidente degli industriali bassanesi, Diego Caron - non diventino “cervelli in fuga”. Ogni volta che sento di un giovane vicentino che si è affermato nella Silicon Valley, mi chiedo come mai non siamo riusciti a trattenerlo. Fare sistema, avvicinare impresa e università e progettare in grande è l’antidoto alla dispersione».
Parole, queste, condivise dal referente dell’ateneo patavino, Riccardo Maistrello.
«Dobbiamo far capire ai nostri giovani - aggiunge il presidente mandamentale degli artigiani, Sandro Venzo - che per trovare aziende d’eccellenza, che investono e fanno ricerca, non occorre andare all’estero. Smettiamo anche di ripetere che “i ragazzi sono il futuro”: sono il presente e con la loro energia devono aiutarci a galoppare». «I giovani hanno tante idee - aggiunge Adriano Poli della Cisl -, aiutiamoli a esprimerle e il sistema ne ricaverà benefici».
Benefici come quelli legati alla “provincia pedemontana” che per gli studenti esiste già. «Per i nostri allievi - chiudono i presidi Patrizia Ferrazzi e Gianni Zen - la città pedemontana è già realtà, anzi, pure l’area vasta che va dal Brenta al Piave già esiste. Su questi temi è un dovere per noi adulti metterci in ascolto e lasciare che siano i ragazzi a mettersi in gioco e a elaborare proposte».
L'adesione all'hackathon è libera, informazioni sul sito dell'associazione “Politica in regola”.