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Bassano

Tassa di soggiorno
e ufficio turistico
per il comprensorio

Bassano studia nuove proposte per rilanciare il turismo
Bassano studia nuove proposte per rilanciare il turismo
Bassano studia nuove proposte per rilanciare il turismo
Bassano studia nuove proposte per rilanciare il turismo

BASSANO. Una tassa di soggiorno comprensoriale per raddoppiare le risorse da investire nella promozione. È l’idea che l’assessore al turismo Giovanni Cunico lancia ai Comuni del Bassanese.

«I tempi sono maturi - commenta - e se c’è la volontà delle altre Amministrazioni potremo arrivare entro la fine dell’anno alla fase operativa del progetto. Abbiamo competenze e strumenti, e da parte nostra c’è anche la disponibilità ad accompagnare gli altri centri del Bassanese ad applicare la tassa».

Tassa che, secondo una stima dell’assessorato, permetterebbe di raddoppiare le risorse a disposizione: dai 75 mila euro raccolti in media ogni anno dal 2013 ad oggi, a oltre 150 mila.

«Una somma ideale - riprende Cunico - per istituire un fondo per la promozione condivisa. Sul fronte turistico dobbiamo ragionare come un unico territorio. Grazie all’Intesa programmatica d’area stiamo già facendo molto, adesso dobbiamo assicurare ai progetti turistici una disponibilità di cassa adeguata». Questo anche in relazione alla definizione del 2017 come “anno del fare”, lanciata dal sindaco Riccardo Poletto a S. Bassiano. «In questi anni ci siamo dedicati soprattutto agli aspetti teorici, parlando di punti di forza e criticità della nostra zona e confrontandoci con realtà turisticamente all’avanguardia - evidenzia Cunico -. Sono stati fondamentali per preparare il terreno, adesso puntiamo a essere operativi».

Operatività che, in concreto, potrebbe significare l’istituzione di un ufficio turistico sovracomunale per l’inizio del 2018. «Il “salvadanaio” annuale - dice l’assessore - ha permesso di salvare l’ufficio Iat e poi di potenziarlo, al punto che già svolge un servizio allargato all’area sovracomunale». Ufficio che, tuttavia, da solo non basta per un territorio che punta a mettersi sulla mappa dei percorsi turistici diretti in particolare da nord verso Venezia. Da qui la proposta lanciata dal sindaco un paio di anni fa e ripresa dall’assessore, di attivare un servizio comprensoriale. «Ciò che c’è - dice Cunico - va potenziato e avvicinato il più possibile alle logiche della vecchia azienda di promozione turistica che serviva l’intero territorio e si è occupata della questione fino agli anni ‘90. Alla base del progetto c’è l’obiettivo di gestire in forma associata il maggior numero possibile di attività, per realizzare economie di scala e avere forza nell’intercettare risorse. L’accorpamento della polizia locale con la Valbrenta è stato il primo passo. Ora bisogna passare alla promozione. Destinatari del nuovo ufficio turistico comprensoriale sarebbero i 150 mila abitanti dei Comuni dell’Ipa. Un territorio che dalla Valbrenta al Marosticense, alla Pedemontana ha molto da offrire».

Lorenzo Parolin

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