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Bassano

Salmonella,
intera famiglia
all’ospedale

L’ospedale San Bassiano
L’ospedale San Bassiano
L’ospedale San Bassiano
L’ospedale San Bassiano

La salmonella si infila nella maionese e manda all'ospedale un vigile del distretto di polizia locale del Cittadellese assieme all’anziana madre e ai due figli piccoli, tutti di Bassano, costretti a un ricovero forzato di sei giorni e - ora - ad una ulteriore settimana di isolamento. Unica ad essere uscita indenne è la moglie del poliziotto, al lavoro in quel fatidico pranzo che ha messo tutti ko.

La vicenda risale alla scorsa settimana. Il padre di famiglia, 44 anni, che presta servizio tra le strade padovane, il sabato dopo Ferragosto si trovava a casa e aveva deciso di preparare un piatto estivo per la famigliola; la compagna era al lavoro e lui si è messo in cucina con la buona intenzione di preparare una maionese fatta in casa, a base di uovo, limone e olio. A pranzo c'era anche la mamma di lui, 65 anni, oltre ai figli, una bimba di 10 anni ed il piccolo di appena 18 mesi. L'uovo non arrivava da qualche pollaio della zona ma era stato rigorosamente acquistato al supermercato; rimane comunque la capacità dell'alimento, una volta contaminato, di trasmettere la salmonella. La questione sarà capire chi - lo stesso vigile contaminato dal batterio? - possa aver contaminato la maionese. «Secondo i medici - spiega il malcapitato - potrei essere stato io, con la carica batterica che avevo contratto, a contaminare la maionese, lavorando l'uovo. Voglio capire cos’è successo». Per la famiglia sono stati giorni terribili. «Quella stessa notte, intorno alle tre, a un quarto d'ora di distanza l'uno dall'altra, mia figlia ed io abbiamo iniziato a sentirci male. In un primo momento abbiamo pensato ad un'influenza intestinale. Ma nel giro di poche ore il quadro ha assunto contorni decisamente sospetti e quando mia moglie mi ha detto che anche il più piccolo, che non aveva mangiato la maionese, stava male, e pure mia mamma mi ha detto che aveva problemi, ho capito che c'era qualcosa di grave».

Subito tutti sono corsi all'ospedale di Bassano. La diagnosi è stata chiara: salmonella. Dopo giorni di cure, sono stati dimessi solo nel pomeriggio di ieri: tutti e quattro hanno contratto l'epatite di tipo D.

«Ieri ci hanno tolto le flebo - racconta il bassanese - e abbiamo potuto rientrare a casa, la cura ora la continueremo da soli. Ma fino al 4 settembre ci è stato imposto l'isolamento a casa».

Il rientro però è stato possibile solo per papà, figlio e nonna. «Mia figlia purtroppo è ancora in ospedale a Padova, lei aveva una situazione più complessa che ha richiesto cure puntuali, ma sta migliorando giorno dopo giorno».

Si tratta ora di capire fino in fondo come la salmonella possa aver colpito: «Martedì devo consegnare le uova al dipartimento veterinario a Marostica per le analisi», conclude il vigile.

Silvia Bergamin

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