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Picchiato e rapinato per rubargli la droga Denunciati 6 giovani

Il parco di Granella di Tezze, teatro dell’aggressione FOTO CECCONUna pattuglia del Radiomobile
Il parco di Granella di Tezze, teatro dell’aggressione FOTO CECCONUna pattuglia del Radiomobile
Il parco di Granella di Tezze, teatro dell’aggressione FOTO CECCONUna pattuglia del Radiomobile
Il parco di Granella di Tezze, teatro dell’aggressione FOTO CECCONUna pattuglia del Radiomobile

Rapinato e picchiato da sei ragazzi, finisce all’ospedale. Ai carabinieri racconta di essere stato assalito da una banda armata e mascherata e derubato di soldi ed effetti personali. Erano invece “amici” che volevano impossessarsi di un quantitativo di marijuana della vittima, che poco prima si era vantata del suo “tesoro” proprio con i suoi aggressori. L’episodio risale allo scorso gennaio, ma le indagini si sono chiuse da poco con sei denunce per rapina aggravata in concorso, ma anche con la segnalazione al prefetto dei medesimi soggetti e della stessa vittima come assuntori di stupefacenti. I militari dell’Aliquota Radiomobile di Bassano, guidati dal maresciallo maggiore Massimo Guelfi, hanno risolto il caso dell’aggressione ai danni di un giovane di 20 anni, residente a Cartigliano, avvenuta all’interno di un parco pubblico di Granella di Tezze sul Brenta. All’epoca il ragazzo si era recato all’ospedale San Bassiano per farsi medicare ferite al volto e un trauma cranico, con prognosi di 8 giorni. Ai sanitari aveva raccontato di essere stato aggredito. Ai carabinieri aveva specificato di essere stato rapinato da ignoti che gli avrebbero sottratto il portafogli e altri effetti personali, minacciandolo con un coltello e una pistola. I militi conoscevano già le abitudini della vittima, nota come assuntrice di stupefacenti. Subito sono sorti sospetti sulla sua versione e si è deciso di approfondire le indagini con discreti servizi di controllo e verifiche delle frequentazioni del giovane. Uno degli autori dell’aggressione è stato identificato. E avrebbe raccontato di aver partecipato alla rapina, insieme ad altri 5 amici, per entrare in possesso della sostanza stupefacente della vittima. Alla fine il giovane di Cartigliano, dopo un’iniziale reticenza, ha ammesso che lo scopo della rapina era un modico quantitativo di marijuana in suo possesso, di cui si era vantato con i conoscenti. Grazie alle nuove informazioni i carabinieri hanno potuto così ricostruire compiutamente gli eventi, identificando i sei autori dell’aggressione, tutti giovani del territorio bassanese fra i 17 e i 20 anni, residenti a Tezze, Rosà e Cartigliano. Alcuni sono stranieri, tutti appartengono a famiglie modeste. I giovani opererebbero in un contesto in cui troverebbe spazio un’attività di spaccio per avere qualche soldo a disposizione per permettersi acquisti di beni di moda. Martedì scorso sono state effettuate le perquisizioni domiciliari che hanno chiuso il cerchio. Sono state trovate una pistola giocattolo priva del tappo rosso, utilizzata per la rapina, e modiche quantità di marijuana ed hashish che hanno portato a segnalare alla Prefettura sia i sei denunciati che la parte offesa dalla rapina quali assuntori di stupefacenti. •

Francesca Cavedagna

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