<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=336576148106696&amp;ev=PageView&amp;noscript=1">

Pavan: «Si cambia Con noi, pulizia ordine, sicurezza»

Foto di gruppo per i rappresentanti delle varie liste della coalizione di centrodestra che sostengono  Elena Pavan
Foto di gruppo per i rappresentanti delle varie liste della coalizione di centrodestra che sostengono Elena Pavan
Foto di gruppo per i rappresentanti delle varie liste della coalizione di centrodestra che sostengono  Elena Pavan
Foto di gruppo per i rappresentanti delle varie liste della coalizione di centrodestra che sostengono Elena Pavan

L’emozione mascherata dietro il sorriso, i due figli gemelli a fianco, la mamma orgogliosa ma un po’ preoccupata per l’impegnativo compito. Entrando nel merito, il pallino di risolvere la viabilità e ridare leadership a Bassano, un teatro da riaprire, una stoccata a Etra. Elena Pavan si presenta così. L’avvocato bassanese, 40 anni, aspira a diventare il primo sindaco donna della storia di Bassano. Cinque anni fa ci aveva provato Federica Finco, sconfitta da Riccardo Poletto. Ora sarà lei a sfidare il centrosinistra e Angelo Vernillo. Elegante, in completo blu, Pavan si è presentata ieri ai sostenitori e agli amministratori regionali e locali della sua area giunti al brolo del Palazzo Bonaguro. Un grande prato verde ad accogliere i partecipanti, verde come la Lega che fu. Una Lega che volta pagina, puntando su un volto del tutto nuovo e allargando il più possibile la coalizione, ottenendo anche l’appoggio dell’associazione Destra Brenta. Pavan, in apertura di discorso, ha ringraziato tutti, a partire dal marito Giuseppe Lazzarotto e ai due figli gemelli «che mi appoggiano in questa decisione», per proseguire con cittadini, amici, rappresentanti locali, consiglieri di opposizione e tutte le formazioni che le hanno dato fiducia. «La coalizione è compatta, siamo pieni di energia - ha detto - . È un gruppo aperto al dialogo e alle varie espressioni della società civile». L’imperativo lo dà lo slogan che accompagnerà la campagna elettorale: “Si cambia”. «Voglio portare discontinuità rispetto all’Amministrazione uscente - ha sottolineato -. Vogliamo una città che investa su se stessa, con un reale approccio di ascolto e delle risposte in tempi certe alle esigenze dei cittadini». Tre le parole d’ordine: pulizia, ordine, sicurezza. «Vogliamo una città pulita, ordinata e sicura - ha puntualizzato Pavan -. Una città che torni ad avere un ruolo di leadership. Dopo dieci anni di Partito Democratico, Bassano è diventata una città sola e isolata. Le Amministrazioni precedenti non hanno tessuto alcuna relazione con i Comuni e la Regione. Dobbiamo uscire dall’isolamento». Particolare attenzione, ha preannunciato Pavan, dovrà essere riservata al mantenimento dei presidii delle forze dell’ordine e a una riflessione sulle società partecipate. «Penso in primis a Etra- ha detto - che non sempre pulisce la nostra città come dovrebbe e che ha aumentato le tariffe per i commercianti». Fondamentale, poi, puntare a riportare un teatro in città e studiare una rimodulazione della zona a traffico limitato: «Credo che si possano riadattare gli orari nei mesi invernali. Bisogna che la città torni a respirare. Anche per questo sarà prioritario tornare a lavorare sulla viabilità, per migliorare la quale sinora non è stato fatto nulla». In caso di vittoria, Pavan lavorerà assieme all’ampia coalizione che, con grande sforzo, la Lega è riuscita a tenere assieme. Ci saranno quindi Impegno per Bassano, Forza Italia, Amo il Veneto e Fratelli d’Italia. «Siamo una coalizione competente - ha sottolineato - non un’armata Brancaleone». • © RIPRODUZIONE RISERVATA

Enrico Saretta

Suggerimenti