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Palazzo Sturm rilancia
Nuovi spazi espositivi
anche nella mansarda

Uno degli splendidi saloni della dimoraÈ arrivato il contributo che permetterà di restaurare palazzo Sturm. CECCON
Uno degli splendidi saloni della dimoraÈ arrivato il contributo che permetterà di restaurare palazzo Sturm. CECCON
Uno degli splendidi saloni della dimoraÈ arrivato il contributo che permetterà di restaurare palazzo Sturm. CECCON
Uno degli splendidi saloni della dimoraÈ arrivato il contributo che permetterà di restaurare palazzo Sturm. CECCON

Ultime battute per l’affidamento dei restauri di Palazzo Sturm. Sul piatto c’è un milione e mezzo di euro, finanziato per due terzi dalla Regione pera completare la ristrutturazione della storica dimora affacciata sul Brenta.

«Siamo nell’ultima fase del bando di gara – spiega l’assessore ai lavori pubblici, Roberto Campagnolo - Poco meno di un anno fa, alla fine di agosto, abbiamo intercettato un finanziamento regionale che cadeva al momento giusto. I requisiti per accedere c’erano e da Venezia è arrivata la copertura per un milione di euro. Il Comune ne ha aggiunti poco meno di 500 mila recuperandoli dall’avanzo di bilancio 2015».

Il via libera all’impiego delle somme è arrivato a metà maggio e nelle prossime settimane dovrebbe aprire il cantiere che porterà a termine la sistemazione dell’edificio.

«Oggetto dell’intervento – prosegue l’assessore – saranno il primo piano del palazzo e la mansarda. A cornice, il progetto si occuperà anche del risanamento della facciata esterna, della sistemazione della scalinata che portava al porto di Brenta e del consolidamento delle strutture a protezione dello stabile».

Quanto agli spazi interni, i lavori permetteranno di recuperare circa 400 metri quadri tra mansarda e settore abitato un tempo dai custodi.

«Si tratterà di un restauro conservativo – precisa Campagnolo - che non modificherà gli interni, ma li riporterà alla condizione originaria. Saranno completamente nuovi gli impianti, attualmente non più a norma. Una volta che il settore ora da recuperare sarà nuovamente agibile, dovremo deciderne la destinazione. Dall’ultimo piano dell’edificio, anche solo il panorama vale una visita». Palazzo Sturm già ospita il museo della ceramica “Giuseppe Roi” e quello della stampa dedicato ai Remondini: le idee potrebbero essere o il completamento della sezione ceramica, dedicando i nuovi spazi alle produzioni contemporanee, oppure l’apertura di un settore destinato alle esposizioni temporanee.

«Decideremo nei prossimi mesi – continua l’assessore - Per ora è importante avviare il recupero e completare i lavori in tempi rapidi, poi vedremo di applicare la soluzione più efficace anche sul fronte del richiamo turistico».

Date queste premesse, torna utile anche l’allungamento dei tempi per avviare la gara di appalto, a causa modifiche legislative.

«Con la normativa precedente – rileva Campagnolo – sarebbe stato possibile aprire il bando appena ottenuto il via libera da Venezia, poco meno di un mese e mezzo fa, ma il codice degli appalti è cambiato e l’intervento su Palazzo Sturm supera il milione di euro. Di conseguenza, abbiamo dovuto sottoporre a un aggiornamento anche l’iter di assegnazione, allungando i tempi».

A conclusione dei lavori si tratterò di pensare a un’azione di lancio del complesso settecentesco. Le collezioni oggi ospitate hanno buone capacità di richiamo turistico: i restauri potenzieranno l’offerta e l’apertura degli spazi oggi non agibili Palazzo Sturm sarà un tema decisivo per la nuova direzione del museo.

Lorenzo Parolin

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