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Manca un documento
dell’Anticorruzione
Al palo i lavori sul Ponte

Una fase dei lavori preliminari al Ponte degli AlpiniUna veduta d’insieme del ponte degli Alpini. FOTO CECCON
Una fase dei lavori preliminari al Ponte degli AlpiniUna veduta d’insieme del ponte degli Alpini. FOTO CECCON
Una fase dei lavori preliminari al Ponte degli AlpiniUna veduta d’insieme del ponte degli Alpini. FOTO CECCON
Una fase dei lavori preliminari al Ponte degli AlpiniUna veduta d’insieme del ponte degli Alpini. FOTO CECCON

Svelato il mistero del ritardi nell’avvio dei lavori di ristrutturazione del Ponte degli Alpini, che avrebbero dovuto partire a metà gennaio e invece sono ancora al palo. A bloccare tutto è la mancanza di un documento dell’Autorità nazionale anticorruzione. Si tratta di un atto che dovrebbe arrivare dalla provincia di Caserta e, a quanto risulta, tarda a partire. Il certificato, richiesto durante le verifiche successive all’aggiudicazione, sarebbe legato al cosiddetto avvalimento, un istituto introdotto una decina di anni fa per mettere un freno alle procedure di subappalto. Esso prevede in sostanza che un operatore che partecipa a una gara d’appalto pubblico, per il quale sono richiesti determinati requisiti, possa avvalersi di quelli di un altro operatore. È la norma nell’edilizia, quando sono in gioco lavori particolarmente complessi. L’impresa incaricata dei restauri del Ponte, la trevigiana “Nico Vardanega” non ha fatto eccezione. La ditta di appoggio, che dovrebbe per così dire “fare da garante” ha sede nel Casertano ed è da lì che si attende il certificato.

«Continuiamo a sollecitare i responsabili – commenta l’assessore ai lavori pubblici Roberto Campagnolo – Ci hanno assicurato che è tutto in regola e che i documenti dovrebbero arrivare a giorni. A quanto ci risulta dalle verifiche fatte finora, dovrebbe trattarsi solo di una formalità».

Le ditte partecipanti all’appalto sono già state sottoposte a un controllo, risultando tutte a norma. A quanto riferisce il vicesindaco, la commissione comunale di controllo chiamata a dare il nulla osta per la stipula del contratto ha chiesto della documentazione supplementare sulle prime tre classificate in gara e su questo passaggio la procedura si è incagliata.

Lo stesso sito dell’Anac, alla voce “Bassano del Grappa” riporta che il procedimento relativo al Ponte degli Alpini è in fase di verifica, senza fornire altre indicazioni.

Di irregolarità il sindaco Riccardo Poletto non vuole neppure sentir parlare.

«Non nascondo – ammette – che ci attendevamo tempi più rapidi ma ci hanno assicurato che i documenti sono in arrivo e continuiamo a sollecitare i responsabili del procedimento. Escludo, in ogni caso, delle irregolarità. Quando una ditta partecipa a un appalto, deve sottostare a una serie di controlli incrociati, che bloccano eventuali candidature non in linea con la legge. Nel caso della ditta che si è aggiudicata i lavori, i requisiti c’erano. Ricordo che le gare d’appalto sono pubbliche e che tutta la documentazione inviata è stata verificata fin nei dettagli».

L’ipotesi di dover indire una nuova gara d’appalto sembra lontana e il primo cittadino la bolla come “pura fantasia”. Resta che, se i lavori non dovessero partire in tempi rapidi, la finestra invernale ipotizzata per aprire i cantieri, sarebbe persa.

«Mi fido di quanto ci dicono i funzionari interpellati – chiude Poletto – e conto che tra qualche giorno la vicenda si chiuda. Il ritardo nell’avvio è reale, è spiacevole ma non è ancora preoccupante. Appena partiremo, faremo in modo di recuperare il tempo perduto».

Lorenzo Parolin

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