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Molvena

Manager si sfoga
«Non trovo personale
per la mia azienda»

La sede della Brenta Pcm spa di Molvena
La sede della Brenta Pcm spa di Molvena
La sede della Brenta Pcm spa di Molvena
La sede della Brenta Pcm spa di Molvena

MOLVENA. È un’azienda da più di 40 milioni di euro di fatturato, produce stampi per fari per le principali case automobilistiche e fa una fatica tremenda a trovare personale specializzato nel Bassanese. Per la Brenta Pcm spa di Molvena il problema non è avere lavoro ma trovare chi sia in grado di farlo. Un caso talmente anomalo da spingere ora il suo amministratore delegato, Daniele De Rosa, a uscire allo scoperto per lanciare un appello ai giovani del territorio affinché presentino le loro candidature, senza in qualche caso lasciarsi scoraggiare dalle tecnologie all’avanguardia utilizzate nell’azienda.

«Ho urgente bisogno di 10 persone tra ingegneri e “super periti” - afferma De Rosa - ma nel Bassanese al momento non riesco a trovare tecnici in grado di utilizzare i nostri impianti».

La ditta è tra i principali costruttori in Italia di stampi per il settore automobilistico. Produce i componenti per i fari delle auto, che vengono poi spediti ai principali produttori sul mercato internazionale, dai quali a loro volta giungono ai rivenditori e alle case automobilistiche. L’azienda ha più di 200 dipendenti nella sola sede di Molvena, ma non bastano. È di proprietà del fondo d’investimenti Assietta Private Equity di Milano, che l’ha prelevata nel 2015 dal precedente proprietario Giorgio Galvanin di Marostica.

«Abbiamo un costante bisogno di personale - prosegue l’amministratore -: negli ultimi 15 mesi abbiamo assunto 45 persone, ma ne servono ancora. Il problema è che non riusciamo a trovare il personale adatto».

Viene spontaneo chiedersi il motivo di tale difficoltà, visto che le università continuano a sfornare laureati che a volte faticano a trovare un impiego. «Il fatto è che le tecniche di stampaggio da noi utilizzate sono molto complesse - sottolinea De Rosa -. Il livello di tecnologia è piuttosto alto e lavorare da noi è dura. Nonostante i laureati in ingegneria non manchino, facciamo fatica a trovare personale preparato qui nel Bassanese. Capita in qualche caso che anche coloro a cui proponiamo un lavoro si lascino scoraggiare dalle difficoltà e scelgano mestieri più tradizionali e più semplici».

La difficoltà è data dal fatto che la Brenta Pcm utilizza per le sue lavorazioni robot molto sofisticati, non facili da gestire. Serve quindi personale altamente preparato, in grado di gestire le lavorazioni e arrivare senza intoppi al prodotto finito da immettere nel mercato internazionale. «I nostri stampi arrivano a contenere quasi 2000 componenti - chiude De Rosa -. Ultimamente abbiamo assunto alcuni ingegneri di Milano, ma non riusciamo a trovarne qui nel Bassanese. Ora ne servono altri. A breve assumeremo una ventina di persone nel reparto di produzione. Abbiamo però bisogno di una decina tra ingegneri meccanici, informatici e periti per le lavorazioni più complesse. Terremo anche un incontro all’università di Padova per spiegare agli studenti la nostra azienda. Confidiamo di suscitare interesse nei giovani ingegneri».

Enrico Saretta

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