Via le auto dal Castello degli Ezzelini: il consigliere del Pd, Antonio Fiorese, rimette in agenda il tema con cui il sindaco Poletto aveva aperto nel 2014 il quinquennio alla guida della città. Nell'estate di tre anni fa il primo cittadino aveva tagliato 120 permessi di posteggio gratuito per avviare il recupero della "quarta piazza". Recupero rispetto al quale Fiorese ora chiede un cambio di passo.
“Al prossimo Consiglio comunale discuteremo un ordine del giorno – commenta l’esponente dem – relativo alla pedonalizzazione di piazza Castello. Negli ultimi mesi abbiamo studiato la questione e ritengo che senza troppa fatica si possa arrivare a liberare la zona dalle auto prima dell’estate”.
La prossima edizione di Operaestate festival, quindi, potrebbe vedere il Castello interamente dedicato ai pedoni. “Il termine che ci siamo dati – riprende Fiorese – è ragionevole. Si tratta di risolvere ancora un paio di questioni, ma non sarà complicato”. Questioni relative, in particolare, alla presenza entro le mura di parcheggi riservati all’hotel “Al Castello” e alle auto del Comune.
“Per gli ospiti dell’albergo – dice Fiorese – è possibile riservare piazzole in piazza Terraglio. In sostanza non cambierebbe nulla. Per le auto di servizio, le piazzole riservate possono essere ricavate dal parcheggio Le Piazze, o ancora dal Terraglio”.
Resterebbero da trovare i parcheggi per i residenti. Su questo fronte , Fiorese fa parlare i numeri. “In castello c’è solo un residente anagrafico proprietario di auto – precisa -. In questo caso il diritto al posteggio non si tocca, ma un mezzo non inciderebbe sulla nuova destinazione pedonale della piazza”.
Da giugno, quindi, potrebbe realizzarsi la pedonalizzazione annunciata (non senza polemiche) due anni e mezzo fa. Per il consigliere del Pd è fondamentale fissare un tempo certo, anche per aprire la strada ad altre novità: “Non dobbiamo andare oltre la tarda primavera – ripete – anche per sfruttare la bella stagione e far entrare la passeggiata al castello tra le abitudini dei bassanesi. In questo senso ci aiuta l’appello lanciato dal presidente del centro storico, Erio Piva”.
Quest’ultimo qualche settimana fa aveva sollecitato la riapertura di una serie di monumenti chiusi alle visite. L’attenzione di Piva si era concentrata su Santa Maria in Colle e sul castello, per i quali era pronto a mettere in campo dei volontari. Fiorese coglie l’assist e rilancia. “A medio termine, l’idea è portare dentro le mura il mercatino dell’antiquariato – spiega -. La sede, per ora, è il Terraglio, ma se vogliamo far rivivere l’area più antica della città dobbiamo animarla con iniziative di richiamo. Il mercatino sarebbe perfetto e darebbe continuità al calendario delle attività in zona”.
Tolte le auto, riaperti i monumenti e messe in calendario iniziative di promozione, il passo successivo del restyling dovrebbe riguardare i cavi che attraversano la piazza e il materiale elettrico ancora in vista. La questione era stata sollevata in diverse occasioni durante l’amministrazione Cimatti dall’allora capogruppo della Lega Nord, Luciano Todaro, ed è stata ripresa negli ultimi due anni e mezzo dal capogruppo forzista Mariano Scotton. L’ordine del giorno di giovedì sera riaprirà la discussione anche su questo fronte.