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La mininaja alpina fa centro

I giovani della mininaja sull’Ortigara. Nel programma anche un pernottamento sul GrappaSimulazione antincendioUna lezione di primo soccorso alla Montegrappa
I giovani della mininaja sull’Ortigara. Nel programma anche un pernottamento sul GrappaSimulazione antincendioUna lezione di primo soccorso alla Montegrappa
I giovani della mininaja sull’Ortigara. Nel programma anche un pernottamento sul GrappaSimulazione antincendioUna lezione di primo soccorso alla Montegrappa
I giovani della mininaja sull’Ortigara. Nel programma anche un pernottamento sul GrappaSimulazione antincendioUna lezione di primo soccorso alla Montegrappa

Imparare a salvare una vita, a domare un incendio, ad affrontare un aggressore. E, ancora, conoscere i fatti salienti della Prima guerra mondiale, la posizione delle trincee sul Grappa, la storia del sacrario. Sono solo alcune delle attività alle quali hanno preso parte i ragazzi della “Otto giorni con gli alpini”, l’iniziativa della Protezione civile dell’Ana “Montegrappa” in corso questa settimana con base alla caserma Montegrappa di viale Venezia a Bassano. Una vera e propria full immersion nei più svariati campi, dalle tecniche di soccorso alle attività fisiche e culturali. Una sorta di “mini naja”, che ha visto la partecipazione di ben 68 ragazzi e ragazze, tutti tra i 16 e i 23 anni, in larga parte provenienti dal Bassanese, ma c’è anche chi è venuto da Belluno, da Verona, da Treviso e persino da Chieti, pur di partecipare a un’esperienza formativa così originale. È il caso, quest’ultimo, del ventenne Andrea Cirotti, che non appena ha saputo dell’iniziativa è partito alla volta della nostra città e si è presentato entusiasta all’alzabandiera di venerdì scorso. Dopodiché i 69 giovani sono stati suddivisi in diverse squadre e hanno iniziato la loro avventura alla “mini naja”. Tra le attività più interessanti, la lezione di difesa personale domenica sera e l’uscita sull’Ortigara lunedì, nella quale hanno potuto prendere parte a una full immersion sulla Prima guerra mondiale, sui suoi avvenimenti principali e sulle sue ripercussioni nel nostro territorio. Martedì, invece, la giornata è stata dedicata al primo soccorso, con i volontari dell’Associazione Italiana Soccorritori che hanno spiegato alcune tecniche base, ma fondamentali, per salvare una vita, come il massaggio cardiaco. Durante la settimana, inoltre, si sono svolte esercitazioni di Protezione civile, prove di arrampicata sulla parete di roccia di Valle Santa Felicita, lezioni di marcia, di cucito e di canto, ovviamente alpino. Da ieri, invece, i giovani sono sul massiccio del Grappa, per una visita ai luoghi della Grande Guerra. Dormiranno tutti insieme nelle malghe. Domenica cerimonia conclusiva dell’attività con la consegna degli attestati. Quest’anno la partecipazione ha avuto un incremento rispetto all’anno scorso: ben undici, infatti, i giovani in più, con una ventina di “veterani” e 15 ragazze. Fondamentale, come ogni anno, l’apportato dei gruppi alpini del territorio, che si sono prodigati per preparare i pasti caldi ai giovani. «L’obiettivo di quest’iniziativa è sensibilizzare i giovani sulle attività della protezione civile - afferma Fabrizio Busnardo, presidente della protezione civile - Inoltre, i partecipanti imparano le regole della convivenza civile e il rispetto delle differenze di genere. Il tutto in un clima di amicizia». • © RIPRODUZIONE RISERVATA

Enrico Saretta

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