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Il terrore corre sul treno
Passeggeri in ostaggio
di baby-gang ubriaca

Nella foto scattata da un passeggero, un momento di tensione tra i giovani e gli altri viaggiatori Paura l’altra sera per chi si è trovato a bordo del Venezia-Bassano
Nella foto scattata da un passeggero, un momento di tensione tra i giovani e gli altri viaggiatori Paura l’altra sera per chi si è trovato a bordo del Venezia-Bassano
Nella foto scattata da un passeggero, un momento di tensione tra i giovani e gli altri viaggiatori Paura l’altra sera per chi si è trovato a bordo del Venezia-Bassano
Nella foto scattata da un passeggero, un momento di tensione tra i giovani e gli altri viaggiatori Paura l’altra sera per chi si è trovato a bordo del Venezia-Bassano

«Questo è il nostro treno». E giù insulti, spintoni e sputi in faccia agli altri passeggeri che tentavano di difendere i figli e le famiglie dai pesanti schiamazzi alcolici di una baby-gang. Per molti bassanesi la gita a Venezia dello scorso sabato è andata a finire così. Con quasi un’interminabile ora “in ostaggio”, fra Castelfranco e Castello di Godego, del gruppo di minacciosi giovani.

Al centro dell’assurda vicenda, sulla quale stanno indagando i carabinieri, una banda di una decina di ragazzi Tra loro, all’apparenza anche alcuni minorenni. Tutti sembravano di origini nordafricane, anche se dimostravano una buona conoscena dell’italiano e del dialetto veneto. E’ iniziato tutto intorno alle 21.30, quando il treno partito da Venezia alle 20.56, diretto a Bassano, si è fermato nella stazione di Castelfranco. La combriccola è salita sul convoglio, sigarette in mano, in palese stato di alterazione alcolica.

Una volta preso posto nel vagone, i giovani hanno cominciato a litigare tra loro in modo acceso, con urla, parolacce, spintoni e atteggiamenti decisamente sopra le righe, sfiorando anche gli altri passeggeri. Ad assistere c’erano una sessantina di viaggiatori. Tra loro anche tante famiglie con bimbi piccoli, che avevano approfittato della bella giornata di sole per passare qualche ora nella città lagunare. Poco dopo qualche bambino ha cominciato a spaventarsi, qualcuno si è pure messo a piangere.

Alcuni dei passeggeri hanno deciso di intervenire per tentare quantomeno di calmare la banda di esagitati. Si sono avvicinati ai ragazzi, chiedendo loro di placarsi: «Ragioniamo da amici». «Amici un c.. - è stata la risposta dei ragazzi più alterati - questo è il nostro treno e noi facciamo quello che ci pare». Poi l’aggressione è continuata con sputi in faccia, sberleffi e insulti. La situazione stava degenerando. Altri passeggeri hanno attivato i segnali di allarme della carrozza e denunciano: «Sono rimasti a lungo senza risposta».

Il capotreno avrebbe cercato invano di riportare la calma. Nel parapiglia, alcuni passeggeri hanno telefonato al 113 e sono stati invitati a chiamare il 112 dei carabinieri. Più tardi il convoglio dopo poco si è fermato nella stazione di Castello di Godego, dove le porte sono state aperte. Alcune famiglie dirette a Bassano, sono scese per non rischiare conseuguenze più gravi, mentre all’onterno del convoglio lo show continuava. Uno dei ragazzi è arrivato addirittura a staccare un estintore dal vagone, spruzzando abbondantemente la schiuma antincendio in giro per la carrozza. Dopo latri minuti di tensione, i giovani si sono dati alla fuga prima dell’arrivo dei carabinieri, che in parte si sono messi sulle tracce dei vandali, in parte hanno acquisito numerose testimonianze dai passeggeri.

Il treno è rimasto fermo nella stazione di Castello di Godego per oltre 40 minuti, e alla fine è arrivato a Bassano con più di un’ora di ritardo. I militi dell’Arma, in collaborazione con il personale ferroviario, hanno avviato approfondite indagine per risalire ai responsabili. Un valido supporto potrebbero darlo le video camere di sorveglianza. Tra i passeggeri sotto choc c’è però chi si lamenta: «Per quasi un’ora siamo stati in balìa di quegli esagitati: sarebbe potuta finire molto peggio».

Francesca Cavedagna

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