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Bassano

Il ricordo di Luca
«Un albero?
Meglio una targa»

Luca Russo
Luca Russo
Luca Russo
Luca Russo

BASSANO. Tra le tante proposte di cui si sta discutendo a Bassano per ricordare Luca Russo, il giovane ingegnere ucciso nell’attentato terroristico di Barcellona, c’è anche quella di dedicargli un albero in viale dei Martiri, la strada dove il 26 settembre del 1944 vennero impiccati 31 partigiani per mano dei nazifascisti. La proposta ergerebbe il bassanese ucciso dall’Isis, a 32° martire della città. Simbolo di una nuova guerra, di fatto mai dichiarata ma subdolamente in corso, che ha come sue vittime predilette proprio le nuove generazioni. La questione simbolica però è più ampia: si può considerare il giovane ingegnere un martire, ovvero colui che ha testimoniato la propria fede o il proprio ideale nonostante la persecuzione, anche a costo della morte? Oppure le vittime di Barcellona sono altro? La premessa comune è comunque che qualcosa va fatto, il presidente dell’associazione “26 Settembre”, Vittorio Andolfato, propone una via di mezzo dall’alto valore simbolico:  “Fondamentale ricordare il nostro giovane concittadino Luca Russo, viale dei Martiri potrebbe essere il posto adatto, anche per la sua simbologia, ma quello a cui stiamo pensando non è un nuovo albero, piuttosto una targa a lui dedicata”. L’occasione per pensare a una soluzione potrebbe essere il piano di restauro del viale, a cui stanno lavorando Amministrazione e soprintendenza dei beni culturali. “Ci vorrà del tempo però, tanto più che vi è un regolamento che impone il trascorrere di 10 anni dalla morte prima che un Comune possa dedicare un luogo pubblico - conclude Andolfato - Il tempo sarà una bella prova, per vedere quanto Bassano è rimasta segnato da questa tragedia, e quanto ci hanno fatto imparare il grande coraggio e la grande forza dimostrate delle due famiglie bassanesi colpite”. Il sindaco Poletto chiama alla prudenza, specificando che “la ferma volontà dell’Amministrazione, in totale accordo con la famiglia di Luca, che avrà sempre l’ultima parola, è quella di dedicargli un punto del ricordo - spiega -, quale sarà lo decideremo insieme, nel frattempo non è escluso che si possa pensare a borse di studio o eventi benefici in suo onore”. F.C. 

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