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Centro federale e pista coperta per il velodromo

Il velodromo Rino Mercante di Bassano FOTOSERVIZIO CECCONIl presidente Rino Piccoli
Il velodromo Rino Mercante di Bassano FOTOSERVIZIO CECCONIl presidente Rino Piccoli
Il velodromo Rino Mercante di Bassano FOTOSERVIZIO CECCONIl presidente Rino Piccoli
Il velodromo Rino Mercante di Bassano FOTOSERVIZIO CECCONIl presidente Rino Piccoli

Lorenzo Parolin Oggi c’è una pista in cemento che ha fatto la storia del ciclismo, in futuro potrebbero esserci un centro tecnico federale e un museo del ciclismo. È il progetto del presidente del velodromo Mercante, Rino Piccoli, per salvare e rilanciare la struttura che nell’estate del 1985 ospitò i mondiali, allontanando definitivamente la possibilità di chiusura. «Il primo passo è la copertura dell’anello di gara – spiega Piccoli – sul modello di un altro impianto storico come il Vigorelli di Milano. Su questo fronte siamo già al lavoro e nelle prossime settimane avremo un incontro con l’amministrazione comunale». La copertura con una tettoia permetterebbe all’impianto funzionare tutto l’anno, aprendo la strada all’istituzione di un centro federale paragonabile, nel ciclismo, a Coverciano per il calcio. «Abbiamo esaminato alcune soluzioni con dei di tecnici – riprende Piccoli – e siamo pronti a parlarne con il governo cittadino. Bassano ha appena ricevuto l’investitura ufficiale come “Città europea dello sport”, quindi è l’anno buono per affrontare la promozione dello sport sul territorio». L’ipotesi dell’istituzione nel Bassanese di una scuola nazionale di ciclismo era stata valutata con favore alcuni anni fa anche il presidente della Fci, Renato Di Rocco. Da qui sono ripartiti Piccoli e il suo staff. «Abbiamo montagna, colline, pianura: per formare campioni è il terreno ideale – evidenzia il presidente del velodromo -. Se aggiungessimo una pista disponibile per dodici mesi l’anno avremmo tutta l’offerta possibile. Un centro tecnico federale, inoltre, farebbe bene anche al turismo. Qualche settimana fa abbiamo chiuso un primo ciclo di collaborazione con le classi a indirizzo sportivo del liceo Da Ponte, verificando l’interesse degli studenti per il mondo della bicicletta». Anche su questo fronte, assicura Piccoli, le trattative con la Fci sono state avviate. A completamento del progetto, infine, è pronto l’allestimento di un museo della bicicletta, per trasformare il Mercante in un luogo di interesse non solo sportivo. «In zona esistono già esperienze di privati – sottolinea Piccoli – che hanno allestito esposizioni permanenti con biciclette storiche e da collezione. Li stiamo coinvolgendo nel progetto e in una struttura che ha visto sfidarsi alcuni tra i principali campioni del ciclismo: un museo sarebbe l’ideale». Il modello, in questo caso, è l’Alto Adige, che negli ultimi anni ha trasformato in attrazioni turistiche, anche estive, gli impianti per il biathlon della valle di Anterselva o le piste della coppa del mondo di sci alpino. «Non dimentichiamo – chiude Piccoli – che poco più di trent’anni fa la nostra città è stata al centro del ciclismo mondiale. L’eredità dell’esperienza iridata non va dispersa». • © RIPRODUZIONE RISERVATA

Lorenzo Parolin

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