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Canova superstar: dalle copie incassi per 250 mila euro

La direttrice del museo Chiara Casarin nel Salone Canoviano
La direttrice del museo Chiara Casarin nel Salone Canoviano
La direttrice del museo Chiara Casarin nel Salone Canoviano
La direttrice del museo Chiara Casarin nel Salone Canoviano

Museo del Louvre, Parigi. Victoria and Albert Museum, Londra. Ci sarà anche Bassano, tra qualche mese, nelle sale di queste due istituzioni mondiali. Merito di Antonio Canova e di un progetto che ne sta riportando in vita i disegni. Fino a pochi mesi fa erano relegati in magazzino, a due passi da piazza Libertà, oggi se li contendono i principali centri culturali del continente. «Il progetto si chiama “Atelier Canova” – spiega l’assessore alla cultura, Giovanni Cunico – e lo sta realizzando per noi la fondazione iberica “Factum Arte”». La quale, nei mesi scorsi, ha ricevuto l’incarico di digitalizzare le centinaia di disegni e bozzetti di proprietà del museo. «Canova produceva moltissimo e non gettava nulla delle sue prove – riprende l’assessore -. Alla morte, il materiale passò al fratello Giovanni Battista Sartori-Canova che, a sua volta, ne fece dono al museo». E se in origine queste prove erano caricate di un valore solo storico e testimoniale, da alcuni anni ne è emersa anche la portata artistica. Il resto l’ha fatto l’attuale direzione del museo, puntando con decisione sull’attività di ricerca. «Così arriviamo a Factum Arte – riprende Cunico – e alle nuove stampanti tridimensionali che permettono di riprodurre fin nei dettagli le opere passate allo scanner». Il risultato sarà nei prossimi mesi la produzione di una decina di portfolio identici agli originali. «Si tratta di copie – evidenzia l’assessore – ma per la prima volta permetteranno una fruizione libera delle minute di Canova, troppo delicate per essere esposte al pubblico». Il tutto al prezzo di 25mila euro a raccolta: una cifra di fronte alla quale Parigi e Londra hanno fiutato l’occasione, mettendosi subito in contatto con i colleghi di Bassano. «L’operazione complessiva – aggiunge Cunico – dovrebbe portare nelle casse comunali circa 250 mila euro, tra acquirenti privati e istituzioni culturali. Accanto alla somma, però, contano la riscoperta di un Canova ritenuto a torto “minore” e le relazioni che da Bassano potremo creare in Europa». In attesa della firma sui primi contratti, gli investimenti dell’assessorato hanno aperto negli ultimi giorni anche altri due fronti. «Per cominciare – spiega l’assessore - abbiamo stanziato 42mila euro, in cofinanziamento con la fondazione Volksbank, per automatizzare il prestito dei volumi a scaffale in biblioteca». In sostanza, tra qualche settimana, basterà prendere in mano i libri e, grazie a un chip, il prestito sarà automaticamente registrato, senza necessità di passare al banco. Appena il volume tornerà al proprio posto, sarà registrata anche la restituzione. «Per quanto riguarda l’ammodernamento degli spazi teatrali – aggiunge Cunico – abbiamo messo a disposizione altri 50mila euro per l’impianto di illuminazione del Garage Nardini». Nello spazio “off” di via Torino, dedicato alla danza e al teatro di ricerca, le vecchie luci alogene saranno a breve sostituite da un impianto a led. «Si tratta di un investimento a lungo termine – chiude l’assessore – recuperato dagli avanzi di bilancio per offrire al pubblico, ormai numericamente consolidato, un ambiente più confortevole». •

Lorenzo Parolin

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