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«Bus, buco da un milione
È necessario coinvolgere
anche gli altri Comuni»

Gli autobus del servizio urbano bassanese girano sempre più vuoti e costano sempre di piùUn autobus del servizio urbano
Gli autobus del servizio urbano bassanese girano sempre più vuoti e costano sempre di piùUn autobus del servizio urbano
Gli autobus del servizio urbano bassanese girano sempre più vuoti e costano sempre di piùUn autobus del servizio urbano
Gli autobus del servizio urbano bassanese girano sempre più vuoti e costano sempre di piùUn autobus del servizio urbano

Un “buco” da più di un milione di euro nel trasporto pubblico soltanto nell’ultimo anno. Da tempo è sotto gli occhi di tutti che buona parte delle corse degli autobus della Ftv sono mezze vuote, soprattutto nella fascia pomeridiana. E l’ammanco per le casse comunali continua a crescere. La denuncia arriva dal capogruppo di “Impegno per Bassano” Roberto Marin, protagonista nell’ultimo consiglio comunale di un duro intervento sul tema. I dati, che parlano di conti in “rosso” dal 2014, non perdonano.

«Nel 2014 le entrate, tra contributi regionali e compartecipazione degli altri Comuni, erano di circa 867 mila euro - attacca - Erano state sostenute spese per 1 milione e 188 mila euro, con un differenziale negativo di 321 mila euro. Nel 2015 le cose sono peggiorate: le entrate si sono fermate a 434 mila euro, i costi sono saliti ad oltre 1 milione 478 mila euro, con una perdita di milione e 43 mila euro».

La differenza tra entrate e uscite è enorme e per Marin il servizio, così com’è stato pensato, non funziona.

«Siamo in presenza di un grave danno economico per il Comune - continua il capogruppo di “Impegno” - provocato da un servizio sicuramente non utilizzato e inefficiente. Oltre al danno finanziario, a monte c’è un problema strategico. A Bassano siamo costretti a pagare un “non servizio”, perché è chiaro che, nonostante il trasporto sia finanziato anche dalla Regione e dall’ex Provincia, le spese ricadono soprattutto sul Comune. Il Comune ha perso il controllo sul trasporto pubblico».

Per Marin, quindi, urge riunire attorno ad un tavolo di lavoro tutti gli attori coinvolti nel servizio e ragionare su come risolvere tale situazione, che rischia di creare seri problemi al bilancio.

«Un dato che salta subito agli occhi è la scarsa partecipazione degli altri Comuni - prosegue il consigliere di minoranza - Nel 2015 i paesi limitrofi avrebbero dovuto versare 125 mila euro, ma in realtà ne hanno erogato soltanto 15 mila. Anche la Regione doveva partecipare con 680 mila euro, ma ne ha assicurato soltanto 384 mila».

Per uscire dall’impasse, l’unico modo è iniziare a ragionare concretamente in termini comprensoriali.

«Il Bassanese, considerando tutti i Comuni che potrebbero essere interessati al servizio, raccoglie circa 180 mila persone - chiude Marin - Penso si possa fare qualcosa di buono. Spetta all’Amministrazione analizzare e impostare il servizio, valutando i costi e gli investimenti».

Enrico Saretta

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