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«È una città per vecchi
Nessuna azione a favore delle nuove famiglie»

Sempre meno giovani e famiglie registrati dall’ufficio anagrafe di via Verci CECCON
Sempre meno giovani e famiglie registrati dall’ufficio anagrafe di via Verci CECCON
Sempre meno giovani e famiglie registrati dall’ufficio anagrafe di via Verci CECCON
Sempre meno giovani e famiglie registrati dall’ufficio anagrafe di via Verci CECCON

«Bassano è una città per vecchi».

L’allarme è stato lanciato giovedì sera dalla consigliera di “Impegno per Bassano” Federica Finco durante l’ultimo Consiglio comunale del 2016. Forte dei dati dell’anagrafe, che segnalano una riduzione costante delle nascite negli ultimi anni, l’ex candidata sindaco (e assessore alle politiche giovanili durante il secondo mandato Bizzotto) si è scagliata contro la Giunta Poletto, rea a suo dire di non aver sviluppato alcuna politica seria a favore delle famiglie per dare un incentivo alle nascite.

«Tra il 2011 e il 2015 c’è stata una diminuzione di 70 nascite, da 407 a 335, e l’unica idea avuta dall’Amministrazione per sostenere le famiglie è stata quella di consegnare una tessera per l’ingresso gratuito al cinema di Operaestate Festival - attacca - quando invece avrebbe dovuto mettere in atto delle iniziative realmente in grado di dare un aiuto alle famiglie».

Finco si riferisce alle ultime politiche per la famiglia di cui si è avuto notizia da via Matteotti. Nello specifico, la Giunta ha assegnato ai nuclei con quattro figli di età inferiore ai 26 anni una “card” di accesso ai luoghi culturali della città. Esibendo la tessera, i figli avranno il biglietto gratuito al museo e al cinema all’aperto. La consigliera suggerisce quali a suo dire sarebbero le politiche fondamentali per dare respiro alle famiglie e incentivare le giovani coppie a fare figli.

«A Bassano non c’è uno straccio di bonus famiglia, ma soltanto delle tessere che incentivano a comprare in determinati supermercati, sviluppando così una sorta di fidelizzazione che in realtà favorisce soltanto i commercianti - commenta -. Servirebbe invece un bonus spesa concreto, pari ad almeno 300 euro l’anno, da consegnare alle famiglie con un reddito di 35 mila euro e che hanno almeno 3 figli. Soltanto così si riuscirebbe a garantire loro maggiori fonti di sostentamento. Altro discorso riguarda il bonus bebè: a Bassano non ce n’è traccia».

Il crollo delle nascite si accompagna all’incremento della popolazione anziana e, di conseguenza, agli sforzi del Comune per garantire livelli di assistenza adeguati.

«A Bassano gli over 65 sono in crescita - prosegue la consigliera di Impegno -. Di conseguenza, l’Amministrazione deve continuamente potenziare le case di riposo, implementando anche l’accoglienza diurna».

Su questo fronte, è delle ultime settimane la notizia che il Comune ha dato vita al progetto “Condominio Solidale”. Il nuovo servizio si trova sopra il centro diurno per anziani non autosufficienti “Casa Martina”. Consiste in sette appartamenti di edilizia popolare che il Comune, in collaborazione con l’Ater, metterà a disposizione degli anziani autosufficienti che presentano comunque la necessità di avere qualche garanzia in merito all’assistenza. Insomma, come si legge pure in una relazione dell’ufficio anagrafe, l’invecchiamento della popolazione bassanese è evidente. «Gli over 65 sono in numero notevolmente superiore ai bambini sotto i 15 anni -riferisce l’anagrafe cittadina -. Le nascite si mantengono al di sotto dei decessi e l’aumento della popolazione è dovuto ai consistenti flussi migratori. Bassano, infatti, è un polo d’attrazione per i cittadini dei Comuni limitrofi e per gli immigrati».

Enrico Saretta

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