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Strappo forzista Il partito lascia la maggioranza

La sede municipale in piazza della Libertà.   ARCHIVIO
La sede municipale in piazza della Libertà. ARCHIVIO
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Forza Italia esce dalla maggioranza. E il consigliere Gabriele Miazzo diventa componente dell’opposizione. Ad Arzignano dopo il taglio dell’ex assessore forzista Nicolò Sterle e le vicende che hanno portato alle dimissioni di Mattia Pieropan (Nuova Arzignano) uscito dalla giunta, lo strappo alla coalizione per gli azzurri diventa ufficiale dopo il confronto nel direttivo. «Alla luce di quanto accaduto si è rotto il patto elettorale e la cacciata del nostro assessore Sterle va a ledere il rapporto di fiducia nel sindaco Gentilin – spiega il coordinatore locale Marco Bernabè - cacciare Sterle significa aver cacciato Forza Italia». «A maggio quattro consiglieri del nostro partito hanno aderito alla civica del sindaco - aggiunge Nicolò Sterle - e a qualche mese di distanza io sono stato tagliato. E’ un tradimento politico del mandato elettorale. E Bordin, Pozzer, Dal Lago e Gentilin (i consiglieri della nuova lista Gentilin, ndr) non potranno mai più rientrare nelle liste di Forza Italia. Decliniamo la proposta del sindaco di fare una rosa di nomi per sostituire in giunta l’ex assessore Pieropan, che ha fatto un gesto di coerenza. Forza Italia non intende far parte di un’amministrazione in cui il sindaco finge di non ricordare l’appartenenza politica degli assessori e delle liste che lo hanno eletto». Nicolò Sterle, delegato al coordinamento della lista per le prossime amministrative, ripercorre le tappe che hanno portato alla revoca «non si parlava di sfiducia e invece questo riporta l’atto ufficiale», precisa, ma ora si guarda avanti. «Il sindaco Gentilin senza Forza Italia non sarebbe mai stato un sindaco - aggiunge il coordinatore provinciale Matteo Tosetto - è inaccettabile che dopo nove anni e mezzo ci cacci da questa amministrazione. Noi siamo sempre stati leali a lui e al suo programma che abbiamo condiviso e supportato. Oggi ci sentiamo liberi di poter guardare al futuro di Arzignano. Con questa amministrazione e questo sindaco, visto l’accaduto, non possiamo che metterci in opposizione. Ora vigileremo sul loro operato e lavoreremo sulle priorità del programma elettorale. Non escludiamo il dialogo con nessuno che possa condividere le nostre idee ma lavoreremo in maniera autonoma. I contatti con la Lega non sono chiusi perché a livello territoriale ragioniamo per un centrodestra unico e compatto. Ma mi riferisco alla Lega, non a Gentilin». «Chiarezza è stata fatta – risponde a distanza il sindaco Giorgio Gentilin - e comunque per Sterle è venuta meno la fiducia. Se Forza Italia rinuncia a fornire una rosa di nomi per la giunta, la chiusura è loro. E sono loro a interpretare il taglio dell’assessore come una cacciata. Che non è stata improvvisa. Sapevano che avrebbero dovuto mettere sul tavolo un posto da assessore. Adesso procederemo alla copertura in giunta, ci stiamo lavorando. Andiamo avanti per il bene di Arzignano. Poi saranno i cittadini a giudicare. Chiuso con Forza Italia? Da qua alle amministrative ne dovrà scorrere di acqua sotto i ponti. Forse avrei dovuto chiarire molto prima la linea mia e di chi corre con me». • © RIPRODUZIONE RISERVATA

Luisa Nicoli

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