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Mezzo per disabili
fatto allontanare
«Crea intralcio»

Luca Casagrande, 18 anni, con l’assessore e la preside. NICOLIIl cortile interno del Da Vinci chiuso per ragioni di sicurezza vista la presenza del cantiere. NICOLI
Luca Casagrande, 18 anni, con l’assessore e la preside. NICOLIIl cortile interno del Da Vinci chiuso per ragioni di sicurezza vista la presenza del cantiere. NICOLI
Luca Casagrande, 18 anni, con l’assessore e la preside. NICOLIIl cortile interno del Da Vinci chiuso per ragioni di sicurezza vista la presenza del cantiere. NICOLI
Luca Casagrande, 18 anni, con l’assessore e la preside. NICOLIIl cortile interno del Da Vinci chiuso per ragioni di sicurezza vista la presenza del cantiere. NICOLI

Un eccesso di zelo della polizia locale all’uscita degli studenti dal liceo Da Vinci di Arzignano. E a farne le spese è un ragazzo diversamente abile, che non ha più trovato fuori da scuola il mezzo che lo accompagna a casa. È accaduto giovedì a Luca Casagrande, 18 anni di Montecchio, classe 5ª F1, in carrozzina a causa di una diparesi spastica, che comporta disturbi evolutivi soprattutto della funzione motoria.

L’EPISODIO. Ogni giorno, fin dalla prima liceo, il pulmino della cooperativa “Piano Infinito” accompagna Luca Casagrande al liceo e poi lo riporta a casa. «Di solito l’operatore-autista del pulmino attrezzato con la pedana mi aspetta davanti al cortile - racconta Luca Casagrande - o vicino al Galilei. Giovedì invece sono uscito e non lo vedevo. È arrivato a piedi. Mi ha spiegato che era stato allontanato dalla polizia locale perché il pulmino bloccava il traffico e creava problemi alla viabilità. Così si era spostato al parcheggio del supermercato di via Baracca. Ci sono rimasto un po’ male». Alcuni studenti hanno visto l’agente e l’autista della cooperativa discutere animatamente e poi il pulmino allontanarsi. Luca poi si è sfogato sui social. Ma spiega. «Non volevo fare polemica, ma solo riportare l’attenzione sulle necessità di un diversamente abile. Vorrei che tutti si potessero rendere conto delle difficoltà che affrontiamo».

TRAFFICO E SCUSE. «La situazione all’uscita degli studenti è complessa - spiega la dirigente scolastica del Da Vinci Iole Antonella Frighetto - soprattutto da quando, causa cantiere a scuola, abbiamo dovuto chiudere il cortile interno per questioni di sicurezza. Via Fortis è sempre piena di auto, i genitori vengono a prendere i figli praticamente davanti alla porta del liceo. Abbiamo comunicato più volte di aspettarli al parcheggio del vicino supermercato. Tutto inutile. Abbiamo comunque deciso di aprire la catenella del cortile e consentire al pulmino della cooperativa di entrare». A Luca e alla sua famiglia sono arrivate immediatamente le scuse ufficiali dell’Amministrazione e della polizia locale. L’assessore alla mobilità Nicolò Sterle ha donato a Luca gagliardetto e spilla del Comune. «Avevamo già effettuato un sopralluogo sulla situazione viabilistica - spiega Sterle - verranno creati due stalli di sosta per diversamente abili e si provvederà alla messa in sicurezza degli attraversamenti pedonali. L’indignazione fine a sé stessa non serve, bisogna prendere atto della mancanza e provvedere». Il comandante della polizia locale Massimo Parolin ha incontrato i genitori di Luca, per lui maglietta e cappellino blu degli agenti. «Ci siamo scusati pubblicamente e personalmente con Luca e la famiglia - spiega - al mattino ci sono diversi agenti impegnate a tutelare la sicurezza stradale e degli studenti».

INCIDENTE CHIUSO. «Non volevamo provocare polemiche, né accusare nessuno - aggiunge Roberto Casagrande, papà di Luca - un errore ci può stare. Abbiamo ricevuto le scuse da tutti e quindi incidente chiuso. La situazione del traffico, le auto, gli studenti… forse l’agente si è fatto prendere dalla confusione. Non c’è nessun caso. Purtroppo siamo abituati ad affrontare ben altro, ogni giorno». Intanto a Luca Casagrande e all’operatore della cooperativa l’invito in municipio del sindaco Giorgio Gentilin. «Quanto accaduto ha fatto emergere un disagio viabilistico. Una segnalazione che ci permette di risolvere un problema».

Luisa Nicoli

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