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Il ponte romano
sarà recuperato
dopo anni di oblio

L’antica struttura che sorreggeva il ponte romano. MASSIGNAN
L’antica struttura che sorreggeva il ponte romano. MASSIGNAN
L’antica struttura che sorreggeva il ponte romano. MASSIGNAN
L’antica struttura che sorreggeva il ponte romano. MASSIGNAN

Un antico ponte di età romana, che permetteva di portare l'acqua nelle campagne circostanti. È stato rinvenuto nel 1966 in località Canove di Arzignano durante alcuni scavi di ghiaia e negli anni successivi portato alla luce. Ora l’Amministrazione comunale, accogliendo una richiesta della Sovrintendenza ai Beni Archeologici del Veneto, che ha effettuato un sopralluogo nel sito nel 2015 e uno successivo all'inizio di quest’anno, ha deciso di dare il via al suo recupero e alla riqualificazione dopo decenni di abbandono. Un primo passo è stato fatto nelle scorse settimana: l’area è stata ripulita dalla folta vegetazione che ne impediva la visibilità e che metteva a rischio i basamenti del manufatto romano. Primo stanziamento del Comune di 8mila euro. «Abbiamo sottoscritto un accordo con i privati proprietari del terreno in cui si trova - spiega l’assessore ai lavori pubblici Angelo Frigo - siamo intervenuti per una pulizia dell'area, secondo indicazioni della Sovrintendenza visto che il manufatto è vincolato, e sui resti dei pali di legno che sostenevano la passerella della struttura. La seconda parte di intervento prevede invece il consolidamento delle basi in mattoni si cui poggiano le due colonne».

DUE GRANDI BLOCCHI. Il ponte infatti, imperiale o tardo imperiale, è costituito da due coppie di piloni in blocchi lapidei che sorreggevano presumibilmente un ponte passerella collegato ad un antico asse stradale, come descritto nel libro “I ponti romani” di Vittorio Galliazzo: “458 Arzignano. Località Costo. Ponte con probabili soprastrutture di legno su un torrente locale ora scomparso” che continua “singolare manufatto che aveva particolari accorgimenti per portare l’acqua nella campagna circostante, senz’altro un unicum nel quadro degli antichi ponti romani”.

AREA D’INTERESSE. «Adesso valuteremo come valorizzare l'area e il ponte - continua l’assessore Frigo - e comunque come proteggere e tutelare il manufatto, pur rendendolo fruibile. Da luogo abbandonato vorremmo diventasse un luogo di attrazione. La Sovrintendenza ci ha spiegato che si tratta di una tipologia di manufatto abbastanza raro nel Settentrione. E quindi ha un valore storico. Pochi però in passato hanno avuto la fortuna di vedere l'area archeologica e quindi l'obiettivo è di restituirla non solo ai cittadini di Arzignano ma a tutti quelli che vorranno scoprirla. Gli interventi di restauro sono stati affidati ad una ditta specializzata, la stessa che sta iniziando il recupero della colonna cimiteriale di Castello. Questa Amministrazione è sempre stata sensibile alla tutela del proprio patrimonio culturale».

«Riteniamo doveroso intervenire in quel sito che di fatto è stato dimenticato per decenni - aggiunge il sindaco Giorgio Gentilin - un sito che le precedenti amministrazioni hanno ignorato e che dall'inizio del primo mandato avevo già pensato di valorizzare perché fa parte della cultura del nostro territorio. Il ponte romano di via Canove è un sito che merita di essere visitato e conosciuto, anche in vista di una sua promozione, che il Comune ha in animo realizzare».

Luisa Nicoli

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