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Cantiere al liceo
Studenti trasferiti
e rebus palestra

I ragazzi del liceo Da Vinci a lezione nelle classi dell’ex scuola primaria Marconi di Costo. MASSIGNAN
I ragazzi del liceo Da Vinci a lezione nelle classi dell’ex scuola primaria Marconi di Costo. MASSIGNAN
I ragazzi del liceo Da Vinci a lezione nelle classi dell’ex scuola primaria Marconi di Costo. MASSIGNAN
I ragazzi del liceo Da Vinci a lezione nelle classi dell’ex scuola primaria Marconi di Costo. MASSIGNAN

A scuola alle elementari. Per tutto l’anno. Sei classi del liceo da Vinci di Arzignano, 110 studenti, da settembre sono ospitati al plesso Marconi di Costo. Chiuso da giugno dall’Amministrazione per mancanza di alunni sufficienti per la primaria, ma a disposizione del Da Vinci dove sono in corso i lavori della Provincia: un milione 100 mila euro per l’adeguamento normativo prevenzione incendi più 120 mila per l’acquisizione del certificato di idoneità statica della palestra.

CANTIERE. Il liceo, 44 classi più una serale, 972 studenti, ha dovuto fare di necessità virtù per convivere con il cantiere che dovrebbe chiudersi a maggio 2018. E organizzarsi con una sorta di sede staccata temporanea, con alcuni aspetti da risolvere. Primo tra tutti il trasporto. La Provincia ha messo a disposizione un bus navetta che dal liceo accompagna e riporta gli studenti a Costo. «Alle elementari ci sono classi di scienze umane e del corso indirizzo economico e sociale, che hanno il minor numero di studenti - spiega la dirigente scolastica Iole Antonella Frighetto - e non hanno attività di laboratorio». Si tratta di due terze, due quarte e due quinte. Ogni classe è dotata di lim, lavagna interattiva multimediale, grazie alla Provincia. Per il resto a Costo i liceali si adattano. E in sede centrale la gestione lavori non è semplice. Ogni mese e mezzo sette classi devono spostarsi all’interno dell’istituto con il procedere del cantiere. «Ma era da anni che si attendevano i lavori - conclude la dirigente - qui parliamo di sicurezza, delle vie di fuga del piano superiore, dell’impiantistica. Disagi e imprevisti sono inevitabili, ma li affrontiamo. Contenti che si stia migliorando il nostro istituto».

EDUCAZIONE FISICA. Ma se il servizio di trasporto più o meno funziona - c’è ancora da tarare l’orario con alcuni mezzi Svt «in particolare la linea Altissimo-Chiampo» precisa la dirigente - resta il nodo educazione fisica. Alle elementari di Costo la palestra non c’è. Il Comune ha messo a disposizione la piastra polivalente nel parco di fronte, ma in caso di pioggia servono proposte alternative. Ed è comunque un problema per tutto il liceo. Perché la palestra dell’istituto è area di cantiere. «I professori hanno predisposto lezioni in classe di teoria o giochi strutturati - continua la dirigente - abbiamo chiesto al Comune anche il Palatezze, ma ci vorrebbe un mezzo per spostarsi. Intanto però abbiamo organizzato un progetto formativo globale per tutte le 44 classi: dieci lezioni, con servizio di trasporto compreso, a 4 classi per volta: palestra, corso di nuoto, tennis e acquagym. Abbiamo chiesto un contributo ai genitori e hanno risposto favorevolmente».

PROVINCIA. Per il bus navetta la Provincia ha investito intanto 10 mila euro fino a dicembre, in attesa della gara d’appalto entro fine anno per l’assegnazione del servizio. È stata predisposta una piazzola di sosta per la navetta nei pressi della fermata Svt in via Vicenza. Attualmente sono 85 i ragazzi del Da Vinci che utilizzano il servizio. «La dirigente scolastica mi aveva espresso subito la sua preoccupazione per i trasporti - precisa il vicepresidente provinciale con delega all’istruzione Maria Cristina Franco – e ci siamo subito impegnati per dare una risposta».

Luisa Nicoli

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