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«Sequestrare le moto sull’Alta via»

Una moto lungo l’Altavia dei Berici. Del problema si è discusso ieri
Una moto lungo l’Altavia dei Berici. Del problema si è discusso ieri
Una moto lungo l’Altavia dei Berici. Del problema si è discusso ieri
Una moto lungo l’Altavia dei Berici. Del problema si è discusso ieri

Lo stop alle moto da cross sui sentieri Berici, è da anni un auspicio dei sindaci e operatori del turismo. A poco sono valsi gli appelli al buonsenso promossi dalle amministrazioni e associazioni locali, impegnati a dissuadere gli amanti del fuoripista ad abbandonare le aree naturalistiche ed escursionistiche dei Colli. Il “via le moto dai Colli” è invocato da tutti: dalle proloco locali impegnate con varie forme al rilancio del turismo, ai sindaci e residenti collinari. Ora la protesta è giunta fino ai piani alti delle istituzioni vicentine, con l’incontro che si è svolto ieri mattina presso la Prefettura di Vicenza, con ordine del giorno: pianificare un’azione interforze per arginare “il danno storico, ambientale, paesaggistico” com’è stato descritto dal sindaco della Val Liona, Maurizio Fipponi. Al tavolo coordinato dal prefetto Umberto Guidato, i massimi vertici della sicurezza provinciale: il questore Giuseppe Petrozzi, il comandante provinciale dei carabinieri, guardia di finanza, carabinieri forestali e polizia provinciale. Dall’altra parte, i sindaci del comprensorio Berico: Sarego, Lonigo, Orgiano, Sossano, Barbarano-Mossano, Villaga, Nanto, Longare, Arcugnano, Brendola. Incontro di un paio d’ore, dove si è cercato di far convergere tutte le varie anime e problematiche che si collegano ad altre aree del Vicentino (da Recoaro all’Altopiano di Asiago) e resto del Veneto, come ha sottolineato il prefetto Guidato, annunciando una lettera indirizzata alla Regione Veneto. Fronte coeso tra i sindaci, rappresentati dal primo cittadino di Villaga, Eugenio Gonzato, capofila degli undici comuni collinari: «Discussione franca e diretta che ha toccato tutti i punti di criticità: dal dissesto ambientale causato dalle moto, a quello idrogeologico e storico con lo smottamento di strutture e muretti a secco dal valore», ha commentato soddisfatto all’uscita Gonzato. Di «sicurezza pedonale e tutela dei camminatori» ha parlato invece il sindaco di Longare, Gaetano Fontana, richiamando la pericolosità delle moto «che invadono gli stessi tracciati di chi invece cammina sui Colli». «Per questo –ha dichiarato il sindaco Gonzato, promotore dell’incontro in Prefettura- abbiamo voluto alzare il tiro per arrivare a una soluzione definitiva della questione». I risultati dal vertice prefettizio non sono mancati: «A breve verrà costituito un comitato tecnico operativo interforze che focalizzerà le strategie per arrestare il fenomeno, con l’obiettivo primario che contiamo di attuare presto, del sequestro immediato delle moto trovate fuoristrada» ha detto Gonzato. Una «tolleranza zero» che dovrebbe cominciare a far tremare i motociclisti: «Verso cui abbiamo usato ogni forma di tolleranza, appellandoci ad un buon senso che è sempre stato disatteso, che ha invece provocato danni al patrimonio dei nostri Berici. Il controllo servirà anche a monitorare i danni registrati alle strutture dell’Altavia». • © RIPRODUZIONE RISERVATA

Antonio Gregolin

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