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Nomine in Consiglio
Vince la responsabilità

È passata la surroga del vicesindaco Sergio De Dea in Consiglio
È passata la surroga del vicesindaco Sergio De Dea in Consiglio
È passata la surroga del vicesindaco Sergio De Dea in Consiglio
È passata la surroga del vicesindaco Sergio De Dea in Consiglio

Alla fine, dopo l’intervento del garante regionale dei diritti della persona, il consiglio comunale di Bolzano Vicentino ha ratificato la surroga del consigliere comunale e vicesindaco Sergio De Dea, deceduto lo scorso maggio. Tuttavia, il subentrante Andrea De Boni non ha potuto sedere sui banchi dell’aula consiliare già da martedì sera, quando si è svolta la seduta del consiglio, in quanto è mancata la maggioranza assoluta. De Boni dovrà quindi attendere una decina di giorni per entrare a far parte del gruppo “Un’altra Bolzano”.

Alla seduta erano presenti tutti i consiglieri dei due gruppi di minoranza, dopo che con la loro assenza, nelle scorse settimane, avevano fatto venire meno il numero legale. Durante la seduta le minoranze hanno ribadito le loro posizioni. «Il gruppo “Vivere Bolzano” – ha dichiarato il capogruppo Diego Albanese - negli ultimi tre consigli comunali, ha dimostrato che questa maggioranza non esiste più: avete deciso nel corso di questa legislatura di allontanare due vostri eletti. Siete un’amministrazione al capolinea». Quindi Albanese ha annunciato che due consiglieri di “Vivere Bolzano”, Massimo Carraro e Elisa Pucci, non avrebbero partecipato alla votazione, mentre il capogruppo si sarebbe astenuto. A quel punto la palla era in mano al gruppo “Noi con Voi per il Paese”, formato da Antonio Rigon e Carlotta Savioli, inizialmente eletti nella lista del sindaco fino alla rottura che ha comportato l’uscita dalla maggioranza, prima di Rigon e successivamente di SaviolI. «È una situazione difficile – ha esordito Rigon – perché in questi anni è risultata evidente l’incapacità di questa amministrazione. La voce deve poter tornare ai cittadini».

Rigon e Savioli hanno partecipato al voto astenendosi. La surroga è quindi passata con 5 voti a favore e 3 astenuti. Tuttavia, per approvare l’immediata eseguibilità erano necessari 6 voti, ovvero la maggioranza assoluta degli 11 consiglieri comunali (sindaco compreso). Maggioranza che potrà essere ristabilita con De Boni.

Andrea Frison

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