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L’orto dal raccolto miracoloso

Un fico gigante raccolto nell’orto della signora Moretti.GUARDA
Un fico gigante raccolto nell’orto della signora Moretti.GUARDA
Un fico gigante raccolto nell’orto della signora Moretti.GUARDA
Un fico gigante raccolto nell’orto della signora Moretti.GUARDA

Meloni, insalata, melanzane, fichi, tutti di dimensioni decisamente molto al di sopra della media. L’orto “miracoloso”, con frutta e verdura che sfiorano qualche primato, si trova ad Orgiano, al civico 16 di via San Francesco, nel retro della casa che sta dirimpetto alla famosa dimora di Paolo Orgiano, quello della leggenda che ha dato vita alla storia di Don Rodrigo e dei bravi, raccontata da Manzoni ne I promessi sposi. A coltivare con cura e meticolosità il felice fazzoletto di terra, grande appena una quarantina di metri quadri, è la signora Daniela Moretti che, contrariamente a quel che si potrebbe pensare, di lavoro non si occupa per niente di agricoltura ma segue l’attività di autotrasporti di famiglia. Per lei mai come quest’anno l’orto domestico è qualcosa che l’ha resa piena di soddisfazioni. «Sono al massimo della contentezza per questi risultati, tanto inaspettati quanto eccezionali, che mi ripagano della fatica che serve per star dietro all’orto, che curo io personalmente», spiega la signora Daniela che azzarda anche sul segreto di tanta generosa abbondanza.

«È il concime che viene dal compostaggio che preparo direttamente con gli scarti della cucina, la cenere della stufa, gli sterpi e le ramaglie del giardino e la cacca delle galline. Raccolgo e metto da parte questi materiali, li faccio riposare per il giusto tempo, filtro il terriccio che viene fuori e lo spargo sulla terra dove sono messe le piantine. È tutto naturale al cento percento, senza veleni o altri prodotti chimici. Qui non servono», precisa la signora dal pollice verde che aggiunge anche un altro particolare. «I semi delle piantine sono i miei, quelli che ottengo dalle altre colture che ho coltivato in precedenza. Li separo dal frutto, li faccio essiccare e li metto da parte, custodendoli in bustine fino al tempo giusto per piantarli». E si capisce che le coltivazioni nate da simili trattamenti e accorgimenti non possono che riempire di soddisfazione. «I meloni sembrano grandi come angurie, l’insalata, che quest’anno abbiamo addirittura raccolto prima, pare un cespuglio, i fichi e le melanzane sono enormi. Quando abbiamo pesato i meloni hanno mandato in tilt la bilancia della cucina, con questo sole sono maturati nel giro di poco e con un gusto piuttosto dolce», racconta ancora Daniela Moretti che adesso dispensa anche consigli.

«La gente mi chiede come fare per poter avere dei risultati come questi. Dico le cose come stanno, alcuni però rimangono ancora sorpresi perché non pensano che possano venire così. Non si butta proprio nulla. Oltre a mangiare durante la stagione, coi fichi ci faccio le marmellate e col melone il gelato. Non solo tutto genuino ma alla fine dell’anno c’è anche un bel risparmio». E l’orto si allarga. La signora Daniela si sta impegnando per ottenere gli stessi risultati anche con patate, pomodori, cipolle, cornette nere, tegoline, cetrioli, rape rosse, fragole, crauti, albicocche, ciliegie, coste, radicchio.

Matteo Guarda

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