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Il casello in degrado
tornerà in servizio
Sarà centro diurno

L’ex casello ferroviario che verrà recuperato come centro diurno. A.M.
L’ex casello ferroviario che verrà recuperato come centro diurno. A.M.
L’ex casello ferroviario che verrà recuperato come centro diurno. A.M.
L’ex casello ferroviario che verrà recuperato come centro diurno. A.M.

Diventerà un centro diurno dell’associazione “Nuova speranza per la vita onlus” l’ex casello ferroviario FTV di Ponte di Castegnero. L’amministrazione comunale, proprietaria del sedime,  ha sottoscritto con l’associazione che attualmente ha sede a Sossano e si occupa di  persone in difficoltà, un accordo per la concessione del diritto di superficie di circa 3.000 mq di terreno nell’area della ex stazione.

LA CONVENZIONE. Un accordo che avrà intanto una durata di 30 anni e riguarda anche il diritto sui  manufatti, i fabbricati e  le strutture, a partire dall’ex casello. Il  tutto è destinato a fungere da sede locale dell’associazione, a contenere le attrezzature per lo svolgimento delle sue attività finalizzate al recupero di persone disabili e bisognose, in  particolare, tutto quello che riguarda la riabilitazione fisica e psichica  e gli spazi dedicati agli ambulatori e alle attività di trasporto disabili.                                              

Acquisito dal Comune di Castegnero nell’ambito dell’operazione complessiva del progetto della Ciclabile Vicenza-Noventa dal demanio statale, il quale aveva posto  come clausola la destinazione sociale dell’intera area dell’ex casello con un progetto da avviare entro la fine del 2017.                                           IL SINDACO. «Tutto ciò combacia  perfettamente con le esigenze dell’associazione “Nuova speranza per la vita”  - spiega il sindaco Luca Cavinato -. Questa sarà un’importante  struttura sociale in contesto urbanizzato, adiacente alla ciclabile, in grado di dare risposte a un bisogno che c’è ed è diffuso nel territorio. Quindi ben venga questo progetto per la nostra comunità. Siamo felici di accoglierlo».  

La proposta del Comune di Castegnero conclude una ventennale ricerca da parte dell’associazione per aver una struttura adatta al loro progetto.  

«Nuova speranza per la vita  svolge gran parte della sua attività grazie al contributo di tanti  volontari  – spiega la presidente Emanuela Gastaldello - . Noi accogliamo persone bisognose che ci vengono affidate dai Servizi Sociali, Sert, Centro salute mentale del territorio, fidando nell’'obiettivo di far sentire queste persone meno sole, per ascoltarle, aiutarle a relazionarsi con gli altri, stimolarle ad apprendere qualche abilità attraverso laboratori creativi e supportarle nei periodi di difficoltà attraverso momenti di condivisione. Svolgiamo piccoli laboratori creativi con la supervisione di psicologi e volontari,  tanti lavoretti di vario genere: cestini in vimini, pittura, decupage, ricamo, cucito e confezionamento, bomboniere per matrimoni, scultura in legno, teatro e canto, valorizzando la soggettività dei singoli; l’orto associativo: la coltivazione raccolta e trasformazione dei prodotti della terra. A cadenza settimanale ci sono poi colloqui di supervisione, ascolto reciproco e condivisione con la psicologa anche lei  volontaria».

Albano Mazzaretto

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