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Fusione, ora è corsa contro il tempo

Una veduta di Grancona.  Il nome sparirà con il nuovo Comune unico
Una veduta di Grancona. Il nome sparirà con il nuovo Comune unico
Una veduta di Grancona.  Il nome sparirà con il nuovo Comune unico
Una veduta di Grancona. Il nome sparirà con il nuovo Comune unico

All’indomani del referendum che ha visto trionfare i voti favorevoli alla fusione tra i Comuni di Grancona e San Germano per creare il Comune unico di Val Liona continua la corsa contro il tempo per poter arrivare a votare alla prossima tornata di elezioni amministrative prevista a primavera, tra fine maggio e i primi di giugno. I sindaci Antonio Lazzari, di Grancona, e Alberto Zanella, di San Germano, e i relativi consigli comunali resteranno infatti in carica ancora per qualche giorno, per il solo tempo necessario a compiere gli ultimi adempimenti prima di arrivare allo scioglimento e alla nomina del commissario prefettizio che traghetterà i due enti fino alla elezione dei primi amministratori del nuovo Comune, che arriverà contare più di 3 mila abitanti.

Il primo adempimento significativo successivo all’esito del referendum è stata la riunione di ieri della prima commissione consigliare regionale, presieduta dal vicentino Marino Finozzi, che ha approvato il progetto di legge relativo alla fusione dei due comuni.

Lunedì 13 febbraio sono invece stati convocati i Consigli, rispettivamente alle ore 18 a San Germano e alle 19 a Grancona, per votare l’identico testo dello statuto del nuovo Comune e il realtivo stemma, che conterrà la torre simbolo di Grancona e il ponte sulla Liona, segno di San Germano. Tuttavia, se entro venerdì 24 febbraio, il termine stabilito dalla legge regionale sulle fusioni, non verrà approvata la legge regionale che istituisce il Comune di Val Liona, cancellando dalla cartina geografica amministrativa le realtà preesistenti, non si potrà votare a primavera, ma si dovrà aspettare il prossimo giro, in autunno, restando fermi un turno, come al gioco dell’oca.

«Stiamo cercando di fare il più in fretta possibile per non perdere questa possibilità ma molto dipende dalla Regione», spiegano Lazzari e Zanella che assistono allo scorrere della serie di atti burocratici facendo gli scongiuri. «Ci auguriamo che tutto fili liscio, il momento è delicato».

Le date in cui avverranno i prossimi passaggi sono state fissate soltanto ieri. Dopo la Prima commissione la palla passerà al Consiglio regionale che si riunirà martedì 14 febbraio per l’approvazione definitiva della legge regionale numero 155 che istituisce il nuovo Comune di Val Liona e che modificherà la ripartizione territoriale veneta. Questo però non sarà ancora sufficiente perché per rispettare il termine occorre che la legge venga pubblicata sul Bur, il Bollettino ufficiale della Regione, prevista per venerdì prossimo, il 17. «Soltanto una volta che vedremo nero su bianco stampata la legge che darà vita al Comune di Val Liona potrà esiste ufficialmente», precisano i sindaci, che dovranno poi passare la mano al commissario prefettizio. Il suo arrivo è previsto per il 20 febbraio. Da quella data a Grancona e a San Germano non ci saranno più amministratori.

Matteo Guarda

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