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Fusione difficile
«Paghiamo noi
le spese di Nanto»

Uno scorcio di Castegnero ai ferri corti con la vicina Nanto
Uno scorcio di Castegnero ai ferri corti con la vicina Nanto
Uno scorcio di Castegnero ai ferri corti con la vicina Nanto
Uno scorcio di Castegnero ai ferri corti con la vicina Nanto

«La collaborazione con Nanto, iniziata nel 2012 con le funzioni associate, è di fondamentale importanza. Ma per andare avanti bisogna fare un passo in più, verso la fusione dei due Comuni».

Il sindaco di Castegnero Luca Cavinato (nonché ex primo cittadino di Nanto per due mandati) approfitta dell’assemblea pubblica all’oratorio parrocchiale di Villaganzerla, per togliersi qualche sassolino dalla scarpa. «Quando si prova a parlare di fusione, Nanto non ci sente. Durante l’ultima campagna elettorale, circolava perfino nei bar e agli incontri organizzati, l’idea che le inefficienze di Nanto fossero colpa del mio Comune. Il punto è che, nell’ambito delle funzioni associate, «il carico di lavoro è toccato principalmente a Castegnero. Mi riferisco, ad esempio, al trasporto scolastico di 250 bambini o alla mensa con oltre 400 alunni. Per non parlare, della materia degli appalti nei lavori pubblici che ci richiedono mesi di lavoro». Ad innervosire ancor di più il primo cittadino è l’atteggiamento definita «di presa in giro» dell’amministrazione di Nanto, che «vuole avere la moglie ubriaca e la botte piena».

Un tema caldo, a questo proposito, è la biblioteca comunale di Castegnero: «Abbiamo lavorato insieme un anno, ma poi Nanto ha disdetto – prosegue - la convenzione con noi. Il punto è che loro non contribuiscono più alla funzione associata, ma attingono ugualmente al servizio. Troppo comodo non spendere niente, usufruire di un’attività e non porsi la domanda se a noi di Castegnero, costa». Al di là delle polemiche, Cavinato vuole comunicare le motivazioni concrete dell’urgenza di questa trasformazione, peraltro in linea con quanto sta accadendo nelle aree limitrofe(Mossano-Barbarano hanno avviato l’iter e per Grancona-San Germano il referendum consultivo in cui i cittadini dovranno pronunciarsi sulla formazione del Comune unico di Val Liona, è fissato per il 5 febbraio). «I servizi si ottimizzano, si gestiscono meglio, anche in considerazione dei pochissimi dipendenti comunali a disposizione. Abbiamo 2900 abitanti e un bilancio di spesa corrente di 1 milione 600 mila euro. Un Comune dovrebbe avere almeno 10 mila abitanti per funzionare come si deve». Di fronte al “muro” alzato da Nanto e a questa situazione di stallo, le parole del sindaco Cavinato invitano a guardarsi intorno: «Senza voler cancellare la storia e le tradizioni di Castegnero e delle sue frazioni di Villaganzerla e Ponte, questa è, seppur difficile, l’unica strada percorribile. Per portare avanti gli obiettivi prefissati non possiamo più permetterci di rimanere da soli. Se non sarà Nanto, sarà un altro Comune. Dobbiamo crederci e non restare chiusi in casa propria».

Laura Guarducci

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