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«Con Castegnero nessuna fusione»

È guerra sulla fusione dei Comuni. Nella foto il municipio di Nanto
È guerra sulla fusione dei Comuni. Nella foto il municipio di Nanto
È guerra sulla fusione dei Comuni. Nella foto il municipio di Nanto
È guerra sulla fusione dei Comuni. Nella foto il municipio di Nanto

A Castegnero e Nanto, come sta accadendo anche in comuni limitrofi, è in atto un dibattito a toni accesi sulla gestione (e la possibile evoluzione) delle funzioni associate e della condivisione dei servizi, tra calo del personale e necessità di rendere il sistema più efficace. Se il sindaco Luca Cavinato invita a “fare un passo in più, verso la fusione dei due Comuni”, Ulisse Borotto, primo cittadino di Nanto, replica con fermezza, si dimostra saldo nelle sue posizioni, senza aprire alcuno spiraglio e conferma che «la fusione è qualcosa che ha in mente solo Castegnero». Ad accendere la scintilla sono state le dichiarazioni di Cavinato in sede di assemblea pubblica, secondo le quali, in estrema sintesi, nella divisione dei compiti nell’ambito delle funzioni associate, «il carico di lavoro è toccato principalmente a Castegnero». Decisa la replica di Borotto, che non usa mezzi termini e risponde a tono: «I nostri dipendenti sono rimasti indignati, considerato il loro impegno e dedizione. In tutta franchezza, siamo, piuttosto, noi di supporto a un Comune che, di per sé, ha bisogno di aiuto e deve solo ringraziarci. Il nostro bilancio è più in salute e, inoltre, in numerose occasioni abbiamo dovuto sopperire alla mancanza di dipendenti dei loro uffici. Uno fra tutti, l’ufficio tributi, dove siamo dovuti intervenire proprio nel momento delle scadenze fiscali». «Si lamentano di doversi occupare del trasporto scolastico e della mensa -prosegue- io non vedo quest’impegno di tempo insormontabile. Noi, dal canto nostro, gestiamo il sociale, il Suap, mettendoci il cuore ogni giorno».

Molti i punti controversi, su ciascuno dei quali i due sindaci hanno posizioni contrapposte. «Sulla questione dell’ufficio tecnico-ribatte Borotto- nel 2014, avevo proposto di crearne uno unico, ma mi è stato risposto picche da Cavinato. Ora non si lamentino se sono oberati di lavoro». Al centro della discussione è anche il tema cultura. «Abbiamo disdetto la convenzione con la loro biblioteca comunale perché - puntualizza Borotto - per un anno abbiamo pagato una spesa davvero troppo onerosa (13 mila euro), visto e considerato che finanziavamo anche loro progetti, che non ci riguardano direttamente. Creeremo, invece, un centro culturale nostro dopo aver sistemato lo stabile dell’ex-asilo a Nanto».

Laura Guarducci

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