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Bus scolastici, è polemica sugli aumenti

Svt risponde alle accuse del sindaco Borotto sugli aumenti
Svt risponde alle accuse del sindaco Borotto sugli aumenti
Svt risponde alle accuse del sindaco Borotto sugli aumenti
Svt risponde alle accuse del sindaco Borotto sugli aumenti

Ha suscitato le reazioni del sindaco di Nanto, Ulisse Borotto, l’aumento del costo dell’abbonamento del trasporto che dovranno pagare le famiglie della Riviera Berica per mandare i figli che studiano in una delle scuole di Vicenza in via Baden Powell, nella cittadella degli studi che comprende importanti istituti superiori. Il primo cittadino se la prende con la scelta di Svt, Società Vicentina Trasporti, l’azienda di mobilità urbane ed extraurbana nata un anno fa dalla fusione tra Ftv a Aim Mobilità.

«Lo scorso anno l'abbonamento per la corsa che da Noventa portava gli studenti alla cittadella degli studi in Città costava 369,50 euro mentre quest'anno per la stessa tratta è salito a 425 euro, per cui mi chiedo se sia normale una cosa del genere - afferma il sindaco -. In sostanza, l’aumento di circa 60 euro è come se si dovesse fare implicitamente un secondo abbonamento, che non credo sia giusto specie per le famiglie che da un anno all’altro si ritrovano a pagare molto di più. Il giro è esattamente lo stesso di quello dell’anno passato, ma è come se ad un certo punto la corriera blu del tratto extraurbano che fa la Riviera una volta entrata a Vicenza si trasformasse di colpo in arancio, con la necessità di pagare un secondo abbonamento aggiuntivo da 60 euro per attraversare il tratto urbano e arrivare alla cittadella degli studi. Ma è esattamente la corsa che c’era prima, per cui ritengo quell’aumento del tutto ingiustificato, non se ne capisce il motivo a meno che il senso di tutta questa operazione non sia soltanto quello di andare a rimpinguare un po’ i bilanci dell’azienda», accusa Borotto.

Alle parole del sindaco di Nanto replica il presidente di Svt, Angelo Macchia. «Fino allo scorso anno il costo del servizio corrispondeva ad una classe superiore dell'abbonamento extraurbano. In pratica, lo studente proveniente da fuori città doveva acquistare un abbonamento di una classe superiore a quella di appartenenza. Con il vincolo, però, di un tragitto prestabilito e di orari prestabiliti, corrispondenti all'entrata del mattino e all'uscita del primo pomeriggio. Quest'anno – precisa Macchia - si chiede agli studenti di integrare l'abbonamento extraurbano con quello urbano agevolato, che costa 60 euro all'anno. Una decisione che va incontro alle famiglie, perché con 60 euro si hanno tutti i vantaggi di un abbonamento urbano del valore di 250 euro: si può viaggiare a tutte le ore, su tutti i mezzi urbani, tutti i giorni per tutto l'anno, estate compresa. Una decisione che va incontro anche alle esigenze delle scuole, che sempre più propongono attività extracurriculari chiedendo ai ragazzi di fermarsi fuori dall’orario di scuola, quando le corse scolastiche non sono attive. In questo modo non è più necessario per i ragazzi acquistare ogni volta un biglietto di corsa semplice. Fatto un conto veloce, anche con un solo rientro pomeridiano a settimana l'integrazione è già pagata».

Matteo Guarda

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