Un utile di 67 mila euro, 50 mila dei quali distribuiti ai comuni in base alle quote di partecipazione. Questo il dato saliente del bilancio 2014 di Utilya, la partecipata che cura il servizio di igiene ambientale per Lonigo e per altri sei comuni dell’Area Berica (Alonte, Arcugnano, Grancona, San Germano, Villaga, Zovencedo).
Un’altra rilevazione interessante riguarda la percentuale di rifiuti avviati a recupero grazie alla raccolta differenziata: il dato globale del 2014 è dell’82,5%, con un incremento dello 0,3% rispetto all’anno precedente.
«Questi risultati – commenta il presidente di Utilya Fabio Dani - ci consentono di fornire il servizio di raccolta rifiuti ai costi più bassi di tutta la provincia. Nel 2014 ha cominciato a dare i suoi frutti il biodigestore realizzato da Utilya in project financing ad Asigliano Veneto. Un altro beneficio è derivato dalla riorganizzazione del trasporto del rifiuto indifferenziato all’impianto di Schio: usando mezzi di grandi dimensioni abbiamo ridotto il numero dei viaggi e ottenuto un buon risparmio di spesa».
I dati riguardanti Lonigo confermano i buoni risultati del bilancio?
Non solo, ma li migliorano. A Lonigo la separazione dei rifiuti è stata l’anno scorso dell’82,7%, un dato che secondo Lagambiente classifica il nostro comune al primo posto tra i comuni “ricicloni” vicentini con più di 10 mila abitanti. L’analisi dei dati economici, confrontati con i costi di gestione regionali e nazionali, pone in evidenza l’importanza dei risultati conseguiti. Il costo medio per abitante è di 84,98 euro a Lonigo, mentre quello della Regione Veneto è di 142,92 euro e la media nazionale è di 158,86 euro».
Nei mesi scorsi si è discusso a lungo sull’opportunità di allargare la partecipazione in Utilya a soggetti privati.
Anche dopo l’acquisto del 20% del capitale sociale da parte di due società private (“Futura Sun srl” e “Berica Ambiente srl”) la nostra azienda resta a prevalente capitale pubblico. Vale la pena di evidenziare che i soci privati hanno valutato il valore intrinseco della società, le sue competenze, i progetti e le potenzialità future a una cifra ben superiore rispetto al valore nominale delle quote sottoscritte, offrendo in fase di gara il riguardevole sovrapprezzo di accesso di 110 mila euro. Segno che Utilya è una realtà consolidata che viene vista dal mercato come un interlocutore importante e affidabile. Alla luce di tutto ciò possiamo affermare che il progetto Utilya dimostra che non tutto ciò che è “pubblico” è necessariamente sinonimo di sprechi o di mala gestione e che investendo seriamente sul territorio si possono conseguire obiettivi ambientali eccellenti e benefici per i cittadini anche sul fronte economico. Credo che questi dati possano rasserenare i tormenti amletici che da alcuni anni turbano qualche leoniceno.