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Scorciatoie
obbligatorie

Ermes Mattielli è colpevole di aver preso una scorciatoia. Fa il robivecchi ad Arsiero, è privo di una gamba e senza un soldo: è stato derubato diciannove volte del ferro che raccattava qua e là per rivenderlo e sopravvivere, e al ventesimo furto ha sparato contro i ladri ferendoli. La Giustizia lo ha condannato a cinque anni di carcere e a pagare 135mila euro al ferito. La giustizia non deve solo essere, ma anche apparire “giusta”. Invece c’è una sproporzione tra ciò che rischia chi ruba e ciò che rischia chi si difende, anche se “eccede“ nel farlo. È proprio questo il motivo per il quale Ermes Mattielli, e prima di lui un gioielliere di Napoli, e prima ancora il benzinaio di Nanto Graziano Stacchio e altre migliaia di persone, si arrendono al rischio e al peso di prendere una scorciatoia, facendo giustizia da sè. Se la strada maestra della Giustizia è impraticabile, è logico e umano cercare una via più diretta. Ma è una colpa? Se lo è, l’esempio arriva dall’alto. Da uno Stato e da una politica che utilizzano gli stessi percorsi, ma contrariamente ai poveracci non pagano dazio. Prendiamo Roma, per esempio: il sindaco Marino non è stato costretto a dimettersi perché manifestamente incapace, perché la città cade a pezzi, il Comune è in mano a bande di grassatori e il malaffare la fa da padrone. No: il suo partito lo ha scaricato perché non è chiaro se qualche suo scontrino da alcune decine di euro sia riferibile a cene personali o di rappresentanza. Aggrapparsi a uno scontrino per farlo fuori significa prendere una scorciatoia. Come Mattielli. Marino è un incapace, e come tale deve lasciare il posto a chi può far meglio: ma la politica non è stata in grado di seguire una prassi che dovrebbe essere normale. E allora perché mai dovrebbe riuscirci un cittadino qualunque? Perché un robivecchi di Arsiero dovrebbe - come prescrive la Legge - avere la lucidità e la freddezza di calibrare la sua reazione di fronte ai ventesimi banditi che lo vanno a visitare? Se un ladro entra in casa di una persona debole di cuore e questa muore d’infarto, forse al ladro viene imputato l’omicidio colposo o preterintenzionale? No, ma è una delle eventualità che chi ruba deve mettere in conto. E per quale motivo non deve mettere in conto anche il contrario, ovvero la possibilità di subire lui stesso un danno? Certo, la giustizia fai-da-te è pericolosa e rischiamo di ritrovarci nel far west. Ma se la Giustizia - quella con la maiuscola - continua a dare segnali di questo tipo, il risultato è che nel far west ci siamo già. E vincono i banditi.

ARIO GERVASUTTI

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