C’è una giornata mondiale per tutto: da qualche anno a questa parte addirittura anche per... i selfie, che stanno sempre più prendendo piede soprattutto sui social.
Il compleanno? 21 giugno
È stata infatti celebrata lo scorso 21 giugno, come ogni anno da 2013 ed è nata dopo che nell’agosto di quell’anno il termine è stato inserito nell’Oxford English Dictionary e il termine è stato definito “parola dell’anno”.
Una vera e propria mania
La mania dell’autoscatto, agevolata dalla tecnologia e dall’aumento degli smartphone con le fotocamere frontali, da essere cosa originale e per pochi ha contagiato tutti, vip e utenti. Da Obama al Papa, tutti hanno ceduto.
Un gioco a volte pericoloso
E purtroppo la voglia di apparire o di fotografarsi a tutti i costi in determinato luoghi ha fatto anche delle vittime. C’è infatti chi si è piazzato sui binari, chi si è sporto da precipizi. Un gioco estremo solo per raccogliere qualche like in più sui social e farsi notare.
Selfie vietati
E c’è chi inizia anche a vietarli: all’ultimo festival di Cannes il curatore Thierry li ha banditi dicendo che “9 volte su 10 sono brutti”.
Un disturbo mentale
Il bisogno ossessivo di postare selfie, definito ‘selfite’ è stato definito un vero e proprio disturbo mentale da uno studio della Nottingham Trent University e della Thiagarajar School of Management in India pubblicato a dicembre 2017. La ricerca in questione ha esaminato il fenomeno scoprendo che non solo la patologia esiste ma ci sono tre categorie: quella cronica, quella acuta e quella borderline.