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OVEST VICENTINO

Avvelenato
un pozzo
su quattro

L’Ulss 5 ha comunicato i dati sui 621 censiti in tutto e sui quali sono state effettuate le analisi. Ora incontri con gli enti gestori
Si è conclusa la fase di analisi dei pozzi privati. ARCHIVIO
Si è conclusa la fase di analisi dei pozzi privati. ARCHIVIO
Si è conclusa la fase di analisi dei pozzi privati. ARCHIVIO
Si è conclusa la fase di analisi dei pozzi privati. ARCHIVIO

Sono 156 su 621 pozzi censiti nell’Ovest Vicentino quelli in cui è stato rilevato un superamento di sostanze perfluoro alchiliche rispetto ai parametri indicati dall’Istituto superiore della sanità e dalla Regione. L’Ulss 5 ha inviato in questi giorni una comunicazione ai tre enti gestori dei 22 comuni dell’Ovest Vicentino, Acque del Chiampo, Medio Chiampo e Centro Veneto Servizi, quest’ultimo per Alonte e Sarego, con l’elenco dei pozzi privati censiti e i livelli di superamento. «Per capire quante situazioni sono state sanate con l’allacciamento all’acquedotto – spiega il direttore dello Spisal Adolfo Fiorio –, quante lo saranno e quante invece risultano difficilmente collegabili agli impianti». I pozzi con i parametri fuori norma non vengono comunque utilizzati, dopo le ordinanze predisposte dai sindaci. Le situazioni più difficili sono a Brendola, su 108 pozzi censiti 21 registrano un superamento dei livelli; a Lonigo 66 pozzi con parametri superiori ai limiti su 253, e a Sarego, 55 fuori norma su 92. Ci sono poi Montebello, 12 pozzi con superamento dei limiti su 129, e Zermeghedo 2 su 11. «Alcuni hanno parametri di poco superiori – continua Florio – altri invece superano di cinque volte i limiti previsti. Dovremo stilare un bilancio con enti gestori e Comuni per capire come intervenire nelle situazioni in cui diventa difficile il collegamento con l’acquedotto». L’Ulss 5, una volta ricevuta la risposta dagli enti gestori convocherà tre riunioni, per ogni bacino di riferimento, con i sindaci dopo un confronto con la Regione. Alcune situazioni comunque sono già state sistemate. A Brendola restano 4/5 famiglie non allacciate. «Abbiamo predisposto delle fontanelle con acqua pulita dell’acquedotto a cui possono accedere gratuitamente per il momento – spiega il sindaco Renato Ceron – per questi utenti il collegamento è difficile, servirebbero 150mila euro». «Nelle situazioni più urgenti abbiamo già potenziato la rete dell’acquedotto – dice Renato Castiglion, sindaco di Sarego –; restano una ventina di utenti nella frazione a nord di Meledo che stanno usando l’acqua di apposite fontanelle installate. Per il collegamento alla rete, bisognerebbe passare sotto la Provinciale, ma è un lavoro che costerebbe 300mila euro».•

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