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Indagato un ex promotore «Spariti 2,3 milioni di euro»

L'INCHIESTA. La procura di Bassano e la finanza hanno già perquisito abitazione e ufficio per cercare eventuali prove
Da quattro mesi più di venti risparmiatori bassanesi non hanno notizie del loro denaro: somme da 15 a 300 mila euro

 Diversi i bassanesi preoccupati dopo aver investito i loro risparmi dei quali hanno perso traccia
Diversi i bassanesi preoccupati dopo aver investito i loro risparmi dei quali hanno perso traccia

 Diversi i bassanesi preoccupati dopo aver investito i loro risparmi dei quali hanno perso traccia
Diversi i bassanesi preoccupati dopo aver investito i loro risparmi dei quali hanno perso traccia

L'ombra di una nuova truffa finanziaria si allunga sul Bassanese. Da quattro mesi, oltre venti risparmiatori residenti nel comprensorio hanno perso le tracce dei loro soldi, denaro affidato a un sedicente promotore con la convinzione di ottenere dei rendimenti significativi. La cifra che al momento risulta svanita è di circa 2 milioni e 300 mila euro.
Della vicenda si sta occupando il procuratore capo di Bassano, Carmelo Ruberto, in collaborazione con il luogotenente Ivo Candeago, responsabile della sezione di polizia giudiziaria della guardia di finanza, e dei militari della compagnia di via Maello.
Sul registro degli indagati è iscritto il nome di Vittorio Branciforti, 49 anni, bassanese, già processato per fatti analoghi alcuni anni fa e difeso dal legale vicentino Lucio Zarantonello. «State commettendo un errore», avrebbe detto l'indagato venerdì, quando i finanzieri hanno perquisito la sua casa e il suo ufficio. Dei soldi, e questo è un dato di fatto, non c'è però ancora traccia.
Stando alle querele depositate in procura, negli ultimi anni gli oltre venti risparmiatori avrebbero messo nelle mani di Branciforti, che ha un ufficio in piazza Castello a Marostica, importi che vanno dai 15 mila ai 300 mila euro, tutti rigorosamente in contanti. In alcuni casi, i risparmi di una vita. La promessa era di ottenere dei rendimenti annui del 10%, e per un periodo gli investitori sono stati davvero convinti della bontà delle operazioni finanziarie. Con meticolosa puntualità, infatti, si sono visti consegnare i guadagni, e questo ha rafforzato la fiducia nei confronti dell'indagato bassanese.
A settembre, però, ecco affiorare i primi sospetti. Un risparmiatore ha infatti deciso di disinvestire il denaro, richiedendo indietro l'intero capitale, ma i soldi non gli sono più stati restituiti. E negli ultimi quattro mesi non sono più arrivati nemmeno i lauti rendimenti degli altri clienti, fino a quel momento puntualissimi.
I risparmiatori hanno naturalmente iniziato a chiedere delucidazioni, ottenendo in cambio solo rassicurazioni e scadenze, queste ultime mai rispettate. L'ultima data per la consegna del denaro, stando alle promesse di Branciforti, era quella di lunedì scorso, ma le vittime del presunto raggiro sono ancora a mani vuote.
Ovviamente sono fioccate anche le prime querele, depositate da tre avvocati bassanesi. La procura, già prima di Natale, ha aperto un fascicolo e, in questi giorni, ha disposto la perquisizione dell'abitazione e dell'ufficio del 49enne per cercare del materiale utile alle indagini. Contestualmente sono stati avviati anche accertamenti di natura bancaria, piuttosto lunghi e complessi. Molte famiglie stanno vivendo settimane di angoscia e contano sul lavoro degli inquirenti.
Davide Moro

Davide Moro

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