<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=336576148106696&amp;ev=PageView&amp;noscript=1">
Il bilancio del 2016

BpVi, la perdita
è di 1,9 miliardi
Adesioni al 71,9%

La sede della Banca Popolare di Vicenza
La sede della Banca Popolare di Vicenza
La sede della Banca Popolare di Vicenza
La sede della Banca Popolare di Vicenza

VICENZA. La Banca Popolare di Vicenza ha chiuso l’esercizio 2016 con una perdita di 1,9 miliardi di euro, dopo gli 1,4 miliardi di rosso accumulati nel 2015. Sul risultato, si legge in una nota della banca, hanno pesato accantonamenti e rettifiche per 1,72 miliardi di euro.

 

Il margine di interesse si attesta a 380,1 milioni di euro ed è in flessione del 24,6% rispetto al 31 dicembre 2015, la voce dividendi e risultato delle partecipazioni valutate al patrimonio netto è pari a 14,0 milioni di euro in calo del 70,7% rispetto al 31 dicembre 2015. Le commissioni nette, sono pari a 230,3 milioni di euro, in diminuzione del 28,6% rispetto al 31 dicembre 2015. Il risultato netto dei portafogli di proprietà è pari a 46,2 milioni di euro in calo del -71,7% rispetto al 31 dicembre 2015. Gli altri proventi netti ammontano a 49,5 milioni di euro, a fronte dei 15,3 milioni di euro del 31 dicembre 2015. Gli oneri operativi ammontano complessivamente a 687,5 milioni di euro, in flessione dell’1,2% rispetto al dato del 2015. Il risultato della gestione operativa del Gruppo, pur in forte riduzione rispetto al 2015 (-324,3 milioni di euro) è complessivamente positivo per 32,6 milioni di euro.

 

Requisiti patrimoniali sotto soglia Bce. I requisiti patrimoniali consolidati pro-forma della Banca Popolare di Vicenza al 31 dicembre, includendo la seconda tranche del versamento in conto futuro aumento di capitale effettuato dal Fondo Atlante, si attestano all’8,21% per quanto attiene al Cet 1 ratio e al Tier 1 ratio e al 9,61% per quanto attiene al Total capital ratio. Il Cet1 è inferiore al target Srep fissato dalla Bce al 10,25%.

 

Transazione con soci si chiude al 71,9%. Nel frattempo l'offerta pubblica di transazione (Opt) agli azionisti che hanno visto azzerare la loro partecipazione azionaria nella Banca Popolare di Vicenza si è conclusa con adesioni pari 66.712 soci, pari al 71,9% del totale. La percentuale sul totale delle azioni oggetto della proposta è del 68,7%. «Il consiglio di amministrazione - spiega la banca - ha espresso la propria soddisfazione per i risultati dell'offerta, risultati che, ancorchè non sia stata raggiunta la soglia di adesioni dell'80% prevista nel regolamento dell'offerta, testimoniano la volontà del territorio e delle comunità in cui la banca opera di accompagnarla nel processo di ristrutturazione in corso». Per questa ragione il board è orientato a rinunciare alla condizione sospensiva dell'80% di adesioni e di procedere al riconoscimento dei 9 euro proposti ai soci che hanno aderito alla transazione. La decisione sarà ufficializzata nel consiglio del 13 aprile.

 

 

Piano a esame Bce, rilancio passa dalla fusione. La Banca Popolare di Vicenza ha approvato il nuovo piano industriale 2017-2021 e l’ha sottoposto all’attenzione della Bce. Il nuovo piano, si legge in una nota, prevede la fusione con Veneto banca come «condizione indispensabile per il processo di ristrutturazione» dei due istituti «unitamente a un ulteriore intervento di rafforzamento patrimoniale». «L’operazione di fusione - si legge nella nota - è subordinata alle autorizzazioni delle Autorità di Vigilanza oltre che all’applicazione della vigente normativa in materia: l’avviato processo autorizzativo presenta non trascurabili elementi di incertezza».

 

Pronto atto di citazione per azione di responsabilità. BpVi ha inoltre «concluso il processo istruttorio interno relativo all’azione di responsabilità nei confronti di ex Consiglieri, Sindaci e componenti della direzione generale». Lo comunica la banca in una nota affermando che oggi il Cda «ha condiviso l’impostazione dell’atto di citazione che verrà depositato per la notifica nei prossimi giorni».

Suggerimenti