Aggiornamento giovedì 2 maggio
Ci vorrà del tempo prima che la ciclopedonale della Valbrenta torni ad essere percorribile. Dopo la frana che ha colpito il tracciato in località Piovega di Sotto, scaricandoci grossi massi alcuni di qualche quintale, il Comune di Enego ha subito contattato la Regione per chiedere un nuovo sopralluogo geologico per definire le zone maggiormente instabili della parete rocciosa che sovrasta il percorso che collega Bassano con il Trentino ed integrato nella ciclovia europea Venezia – Monaco.
«È chiaro che servirà posizionare delle rete di contenimento e prima provvedere a rimuovere le parti rocciose particolarmente instabili – commenta il sindaco di Enego, Marco Frison -. Siamo stati fortunati perché purtroppo, nonostante il divieto di transito imposto da gennaio, molti percorrono lo stesso il tratto tra Piovega di Sotto e Piovega. Considerando la quantità di rocce e detriti e il peso di molti di esso se qualcuno passava in quel momento ora parleremmo di tragedia».
L'allerta sull'area rimane alta, dato che ci sono alcune zone della parete rocciosa molto instabili che potrebbero staccarsi da un momento all'altro, vista anche la pioggia incessante di oggi.
La celerità di azione viene chiesta da molti operatori turistici della valle proprio perché la ciclopedonale che collega, è diventata una forte attrazione turistica generando importanti economie per la valle. Si calcola infatti che superano i 700 mila i passaggi dalla sua realizzazione nel 2018 soprattutto di ciclisti.
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Mercoledì 1 maggio
Una nuova frana, con il distacco di grossi massi, ha interessato oggi, mercoledì 1 maggio, la ciclopedonale della Valbrenta.
In mattinata varie scariche di sassi e detriti sono caduti sulla pista già chiusa da qualche settimana proprio per il grave rischio di caduta sassi.
Una chiusura che era stata anche al centro di aspre polemiche da parte di escursionisti e ciclisti contro il sindaco di Enego Marco Frison per il provvedimento assunto e che in più occasioni è stato disatteso. «Tante polemiche ma purtroppo quel che è accaduto oggi ha dimostrato che io, e i miei colleghi della vallata, avevamo ragione a temere per la sicurezza di chi poteva transitare lungo il tracciato» ha commentato Frison.
L'Altopiano è stato interessato da lievi piogge e temperature leggermente sotto la media; nulla che può spiegare questa nuova frana. Proprio il maltempo ha fatto sì che nessuno sia stato coinvolto. Ora al Comune spetterà un ulteriore sopralluogo e indagini geologiche prima di poter riaprire il percorso.
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