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Conferenza stampa

Zaia: «Dal 19 dicembre al 6 gennaio in Veneto confini comunali chiusi dalle 14»

di Giorgia Cozzolino
Punto stampa Zaia del 17 dicembre 2020
Punto stampa Zaia del 17 dicembre 2020
Luca Zaia, punto stampa 17 dicembre 2020

Un nuovo tragico bollettino Covid, con 92 decessi in 24 ore, e una ordinanza che chiude i confini comunali a partire dalle 14, da sabato fino al 6 gennaio, ma mantiene aperti i negozi fino alle 21. Sono queste le novità introdotte dal presidente della Regione Veneto, Luca Zaia, nella conferenza stampa di oggi. Qui di seguito i punti principali:

 

IL BOLLETTINO.  «Sono 1.154 i nuovi contagi e 92 i morti a causa del Covid nelle ultime 24 ore in Veneto. Il totale dei positivi in regione dall’inizio dell'epidemia sale così a 205.609, il numero dei decessi a 5.161. In terapia intensiva sono ricoverate 378 persone (+6). Gli attuali positivi sono 95.779 contro i 94.225 di ieri (+1.554). Le persone guarite dal virus sono 104.089.» 

 

L'ORDINANZA. «La soluzione che propone il Veneto va dal 19 dicembre al 6 di gennaio con una serie di provvedimenti: negozi aperti fino alle 21 e  chiusura dei confini comunali dalle 14, in modo da distribuire il flusso commerciale, così da evitare la commistione di due popolazioni e non una restrizione dolorosa dando una risposta di tipo sanitario. Soluzione che ha delle deroghe, ovviamente. Io penso che sarà un'ordinanza di questo tipo quella che presenterò per il Veneto. Si tratta di una sorta di zona arancione ridotta. Perfezioneremo questa ordinanza e poi la invieremo al ministro Speranza per l'intesa prevista per legge, penso di presentarla domani alla cittadinanza. Nell'attesa che il governo prenda misure nazionali, dobbiamo metterci in sicurezza cercando di tutelare il più possibile le libertà personali» 

 

IL TESTO DELL'ORDINANZA (Aggiornamento ore 18)

 

 

INDAGINE EPIDEMIOLOGICA. «Ho chiesto alla dottoressa Russo una indagine epidemiologica perché il Veneto continua ad essere in zona gialla nonostante i contagi continuino a crescere. E dai dati che abbiamo, dovremmo risultare in gialla anche questa settimana. Siamo rimasti in zona gialla grazie al lavoro di tutti, non abbiamo mai taroccato i dati, ci sono dei tecnici che ci lavorano. Se qualcuno ha dei dubbi, vada in procura» . 

 

RISTORI. «Se il governo vorrà adottare delle misure, noi pensiamo che debbano essere stabiliti anche dei ristori. Davanti a una incertezza impalpabile rispetto a quello che accadrà, vorrei evitare di prendere provvedimenti che vadano a cozzare con quelli che poi verranno presi  a livelli nazionale» 

 

SANITÀ VENETA SOTTO PRESSIONE. «Il Veneto sta gestendo quasi 400 terapie intensive Covid e oltre questo carica oltre 7mila pazienti non covid, teniamolo presente perché trovo sbagliato far passare la sanità veneta come scalcinata. » 

 

CURVA CONTAGI IN STALLO. Dottoressa Russo: «Abbiamo fatto una indagine epidemiologica sui dati di contagio e risultiamo in una situazione di plateu non c'è ancora quel calo che auspicavamo. Nonostante ciò siamo ancora in area di rischio giallo, l'rt ci rassicura perché è legato ai soggetti sintomatici, ma è molto importante interrompere la catena di trasmissione del virus. E' quindi necessario ridurre l'indice di affollamento per evitare di continuare a stressare la macchina ospedaliera. Necessarie quindi delle restrizioni» 

 

 

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