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La conferenza stampa di Zaia

«Scuola, test rapidi
per i casi sospetti
Vaccino? Consigliato»

La conferenza stampa
Luca Zaia in conferenza stampa
Luca Zaia in conferenza stampa
Diretta

Il presidente della Regione Veneto in conferenza stampa sulla situazione coronavirus e la ripresa delle scuole.

 

LA SITUAZIONE

«Oggi 15.000 tamponi al giorno, fatti da febbraio oltre un milione. +138 positivi nelle ultime 24 ore. 7.800 persone in isolamento, di queste il 2,32% sono sintamici. Ricoverate 151 persone in Veneto con il covid-19, pochi in terapia intensiva, attualmente positivi sono 99. Sono 18 in terapia intensiva. Tre morti in più nelle ultime 24 ore, dieci dimessi nello stesso tempo».

«In Veneto la situazione a livello ospedale non è emergenziale. Ci sono microfocolai in famiglia o aziendali» 

«Abbiamo ordinato un milione e 400 mila dosi di vaccino, una parte sarà dedicata alle farmacie. È fortemente raccomandato, ma non obbligatorio: se non vuoi farlo non ti devi agitare, ma nemmeno lamentarti se gli altri lo vogliono fare».

 

SEGGI

«Per gli scrutatori si può fare il tampone nei punti di accesso diretto»

 

SCUOLA

«Ci scrivono in tanti, ma la scuola non è gestita da noi». «Per colpa dei seggi si perderanno lunedì 21 e martedì 22 di scuola».

«Nel momento in cui bisogna fare un test, bisogna intervenire rapidamente. Saremo veloci per circoscrivere i problemi, abbiamo bisogno della comprensione di tutti».

«Informeremo noi quando ci saranno i test rapidi per tutti».

«Capisco le preoccupazioni dei genitori, siamo preoccupati anche noi: non sarà una passeggiata»

 

Francesca Russo, della Direzione Prevenzione della Regione Veneto: «La scuola deve individuare un referente covid, mentre le aziende Ulss individueranno dei referenti da confrontarsi con la scuola».

«Il bambino che non sta bene viene mandato a casa e approfondisce con il pediatra che valuta se prescrivere il tampone, noi suggeriamo quello rapido. Se dovesse risultare positivo, si valuta se fare il tampone a tutta la classe.

Occorre evitare il più possibile l'intersezione.

Le mascherine, a partire dai sei anni, vanno usate quando non è possibile la distanza di un metro e per qualsiasi tipo di spostamento. Vale anche per i bambini di cinque anni che cominciano la primaria.

Nella fascia 0-6 vanno usati i giochi della scuola che vengono sanificati, unica eccezione può essere un oggetto transizionale che il bambino deve tenere vicino a sè. La temperatura viene misurata all'ingresso. Per i bambini dai sei anni in su bisogna misurarla a casa».

«Il nostro compito è prendere tutte le misure per evitare il diffondersi del contagio. I genitori da parte loro non devono portare i bambini a scuola il bambino se sta male».

 

Manuela Lanzarin, assessore regionale all'Istruzione: «Abbiamo coinvolto i pediatri e i medici di medicina generale e ricevuto le loro osservazioni, soprattutto in merito ai test rapidi: stiamo cercando di capire dove farli».

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