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La conferenza stampa

Zaia: «Il nuovo
tampone rapido
meno invasivo»

Il nuovo tampone
Il nuovo tampone
Zaia, punto stampa del 2 ottobre

Il presidente della Regione Veneto, Luca Zaia, in diretta per dare nuove informazioni sulla situazione coronavirus e sull'approvvigionamento dei vaccini anti influenzali.

In conferenza stampa il dottor Rigoli (per i test rapidi) e la dottoressa Russo (piano sanitario).

 

I DATI. «Tra test e tamponi siamo a quasi 3 milioni e mezzo. I positivi sono 28.087, 191 in più nelle ultime 24 ore. Gli attualmente positivi sono +62. In isolamento 9.858. I ricoverati sono 234, 167 positivi e 67 negativi. Sono 29 persone in terapia intensiva, 22 positivi. 2.189 i morti da inizio pandemia. Le persone sintomatiche oggi sono 176 su 4.027 test positivi, 4,37, un dato che si sta muovendo, però è pur vero che se una persona ha una sindromi influenzale comune e risulta positivo, non significa che i sintomi siano legati alla positività. In questo coacervo di dati potremmo avere dei positivi sintomatici che sono in realtà sintomatici per una normale influenza.»

 

SCUOLA. «Oggi portiamo dei protocolli che riguardano la gestione delle scuole. In questo modo entreremo nelle scuole per fare i test, evitiamo così  le code ai punti di accesso diretto. Siamo i primi a partire con questo procedimento. A questo aggiungiamo nuove linee guida che non bloccano tutta l'attività scolastica. Attualmente 187 positivi, lo 0,03 per cento della popolazione scolastica. Abbiamo tolto di mezzo tutti i certificati che impedivano ai ragazzi di tornare a scuola e abbiamo fatto una procedura semplificata che si basa sulla collaborazione con i medici di base e pediatri»

 

TAMPONI RAPIDI. «Su nostra pressione e richiesta è stata sbloccata dal ministero la questione del tampone rapido. Noi ne abbiamo 500mila in magazzino, siamo anche gli unici ad averli. E abbiamo chiuso la gara per Lazio, Friuli, Emilia Romagna, Trentino, Lombardia, cioè li compriamo per tutti e la gara si chiude lunedì»

 

NUOVA ORDINANZA. «In questa nuova ordinanza abbiamo pensato una dotazione minima ai pediatri e medici di base che vorranno far parte della squadra. E poi ci auguriamo che presto finisca anche la questione del doppio test, perché è ormai acclarata la sensibilità del test rapido. E' accreditato. C'è poi un nuovo protocollo operativo della gestione del positivo e dei suoi contatti. Per i bambini fino a 6 anni, se c'è un positivo tutta la sezione interessata va in isolamento perché non è possibile gestire la distanza come nelle elementari. Per i più grandi invece la procedura cambia: quando c'è un positivo, viene identificata la classe e gli insegnanti e i rapporti della classe con il resto della scuola. L'operatore della scuola si mette d'accordo con l'Ulss che va a fare i tamponi in classe. Se non troviamo altri positivi, la classe può continuare l'attività rafforzando l'uso della mascherina (anche in forma statica) e altri piccoli provvedimenti. Poi si chiede ai genitori di evitare per 14 giorni feste, palestre e piscine. Non isolamento ma sorveglianza. Dopo 5.7 giorni dal contatto con il compagno positivo viene fatto un ulteriore tampone»

 

NUOVO TAMPONE RAPIDO MENO INVASIVO.  «Sulla base del lavoro del dottor Rigoli, che oggi vi presenta anche questo nuovo tampone rapido meno invasivo (non possiamo traumatizzare i bambini con il tampone di 12 centimetri),  sono certo che arriveremo presto all'autodiagnosi veloce: so che sembriamo pazzi, ma è fondamentale arrivare a questo velocemente»

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