Poco più di una formalità? Niente affatto. Si tratta di prove impegnative, che non vanno prese sottogamba. In troppi ancora le affrontano con leggerezza e a testimoniarlo sono i numeri. In Italia nel 2023 c’è stato il record di bocciati agli esami di scuola guida: uno su quattro non ha superato le prove.
Ma ecco che arriva la buona notizia. La provincia di Vicenza fa eccezione: i dati dimostrano che i candidati sono bravissimi nelle prova di teoria (terzi in Italia) e anche al volante (la percentuale dei respinti è nettamente la più bassa del Veneto). Facendo una media di entrambe il Vicentino entra nella top ten, ed è l’unica città del Nord.
Lo scorso anno hanno sostenuto l’esame di teoria in 15.725
11.176, ovvero il 71,07% sono stati giudicati idonei mentre 4.549 cioè il 28,93% sono stati bocciati. Percentuali molto diverse rispetto alla media Italiana: a livello nazionale il dato positivo non arriva al 62%, quello negativo supera il 39%. Per quel che riguarda gli esami di guida sempre in provincia sono stati 15.892: il 90,01% è stato giudicato idoneo (14.305) mentre il 9,99% (1.587) no. Il risultato migliore del Veneto, si diceva, dove solo l’82% ha conseguito la patente.
I numeri in Italia
Osservando invece i numeri di tutto il Paese, sempre per quanto riguarda la pratica, i promossi sono stati poco oltre l’86% mentre il 13,5% è stato bocciato e si tratta del record negativo degli ultimi 20 anni. Infine il dato complessivo. In Italia, nel 2023 gli idonei sono stati 1.638.142, con la percentuale di superamento degli esami che è calata, attestandosi al 73,59% (era al 76,45% nel 2019, mentre nel 1999 era stata molto più elevata con il 79,40%). I respinti sono stati 587.917, il 26,41%, in pratica un candidato su quattro non riesce a passare le prove di idoneità alla patente.
Ai primi dieci posti tra le migliori province ci sono ben 9 province del Sud Italia e unicamente Vicenza che si piazza al nono posto con il 19,41% degli inidonei. I dati sono stati analizzati da Asaps.it, il portale della sicurezza stradale. «Emerge una difformità tra Nord e Sud d'Italia palesemente abnorme - si legge nell’analisi - che necessita di urgenti interventi da parte del ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti per dare un riequilibrio tra le diverse province».
La preparazione dei candidati
«Da sempre nel Vicentino puntiamo molto sulla preparazione dei candidati - ha spiegato , insegnante e istruttore dell’autoscuola Aci “Ready 2 Go” -. Cerchiamo di essere molto scrupolosi per far sì che una persona sia preparata sia nella parte teorica che su strada. L’esame di guida dura quaranta minuti: un tempo sufficiente per capire se un aspirante automobilista è preparato o no. Qualche difficoltà in più la possono riscontrare persone straniere che magari, pur sapendo guidare, non hanno una piena padronanza della lingua italiana. Non tanto nei quiz, che vengono studiati e imparati, quanto nella prova pratica, durante la quale l’esaminatore può porre delle domande».
Standard elevato
«La provincia mantiene - conclude Maistrello - uno standard elevato. Le pratiche oggi sono più snelle ma il problema maggiore è che servirebbero più date d’esame. Con un 20% in più si eviterebbero attese che oggi sono invece piuttosto lunghe». «Un aspetto che balza comunque agli occhi - considera infine Maistrello - è che anche per quel che riguarda la patente le cose sono molto cambiate rispetto al passato. Fino ad alcuni anni fa i giovani non vedevano l’ora di guidare l’auto. Era sinonimo di libertà e di indipendenza. Ora non è più così. Non c’è più tutta questa fretta, soprattutto per chi vive in città e può utilizzare altri modi per spostarsi».