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VICENZA

Lamborghini in divieto di sosta vicino alla Basilica. Poi le offese ai vigili

Il proprietario della supercar avrebbe fatto lo spaccone con la polizia locale prima di andarsene con una sanzione
La Lamborghini parcheggiata sotto le colonne in piazza Biade in centro storico
La Lamborghini parcheggiata sotto le colonne in piazza Biade in centro storico
La Lamborghini parcheggiata sotto le colonne in piazza Biade in centro storico
La Lamborghini parcheggiata sotto le colonne in piazza Biade in centro storico

Parcheggia la Lamborghini in divieto di sosta a due passi dalla Basilica palladiana e, quando torna a riprendersela, fa il gradasso con gli agenti della polizia locale che stavano per far rimuovere la supercar. «Fatemi pure la multa», ha detto loro con arroganza il proprietario del bolide, un manager sulla cinquantina di origini straniere, che abita in provincia. La pattuglia del comando di stradella Soccorso Soccorsetto gli ha contestato il divieto di sosta e l’accesso senza permesso all’interno della Zona a traffico limitato del centro storico e ha aggiunto al conto pure l’uscita del carro attrezzi.

L’episodio risale a venerdì pomeriggio

Secondo quanto è stato possibile ricostruire, l’automobilista ha parcheggiato la Lamborghini, del valore di alcune centinaia di miglia di euro, sui sampietrini vicino alle due colonne che segnano il confine virtuale tra piazza Biade e piazza dei Signori. L’ha lasciata lì, come fosse un parcheggio qualsiasi, e se ne è andato a farsi un giro a piedi. 
Qualsiasi veicolo parcheggiato in quel punto del centro storico non sarebbe passato inosservato; figurarsi un’automobile sportiva come quella, che la stragrande maggioranza delle persone può solamente sognare di possedere. E così, non è passato molto tempo prima che qualcuno segnalasse la vettura in sosta vietata al comando della polizia locale. Ricevuta la chiamata, la centrale operativa ha subito inviato in piazza Biade una propria pattuglia per verificare. 

L'arrivo degli agenti

Gli agenti sono arrivati in una manciata di minuti, hanno trovato la Lamborghini nel punto che era stato indicato e hanno inserito la targa, straniera, nel database delle forze dell’ordine per risalire al proprietario del veicolo. Dopodiché hanno chiamato il carro attrezzi per far portare via la supercar.
La rimozione del veicolo si è però rivelata più difficile del previsto perché, trattandosi di un’auto sportiva, c’erano pochissimi centimetri tra il fondo stradale e la carrozzeria per far passare il gancio da traino.

Il ritorno del proprietario

Il proprietario della Lamborghini è tornato a riprendersela proprio in quel momento. Anziché chiedere scusa per aver parcheggiato in divieto di sosta per oltre un’ora e mezza, avrebbe immediatamente mostrato una certa insofferenza e cominciato a darsi delle arie con gli agenti della pattuglia che gli chiedevano di esibire patente e libretto.

Il verbale

Alla fine, l’automobilista è riuscito a evitare la rimozione forzata del suo bolide perché l’operazione non si era ancora conclusa viste le complicazioni, ma gli agenti gli hanno comunque addebitato l’uscita del carro attrezzi. Nel verbale sono state invece riportate le infrazioni relative al divieto di sosta e l’accesso non autorizzato in Ztl per un ammontare complessivo di poco più di 100 euro. Il manager avrebbe deriso anche quella cifra, sottolineando che l’avrebbe pagata senza battere ciglio perché per lui sarebbe un importo irrisorio. Dopodiché, si è rimesso al volante e si è allontanato dal centro storico. 

 

Valentino Gonzato

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