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La proposta

Verona e Venezia "scoppiano". Il sindaco: «Prendiamo noi i loro turisti»

Giacomo Possamai pronto a prendere i turisti in eccesso di Verona lancia l'idea: «Pacchetti per reggere l'urto: due notti da loro e una da noi»

Giacomo Possamai punta ad un ticket con Verona e Venezia per attirare turisti a Vicenza. Il sindaco, ieri a Genova per partecipare all'assemblea nazionale dell'Anci, è salito sul palco per parlare di turismo e ha estratto dal cilindro la sua idea: «Costruire una promozione condivisa che distribuisca le presenze. Si potrebbe pensare, ad esempio, di proporre ai turisti due notti a Venezia e una a Vicenza. Sarebbe un'opportunità per noi e un aiuto per Venezia, per contemperare iniziative come i divieti e il numero chiuso. Il lavoro del ministero del Turismo e della Regione su questo può fare la differenza».

Turismo a Vicenza, fare rete con gli altri capoluoghi del Veneto 

Un "pallino" che Possamai ha in testa già dalla campagna elettorale e adesso che è sindaco vuole cercare di arrivare al "dunque". In questo caso il "fare rete" si declina nel turismo, croce e delizia per Vicenza che da sempre fatica a farsi spazio tra Verona, Padova e Venezia. E allora è bene provare a stringere delle alleanze che diano delle opportunità in più. Anche perché, a differenza del capoluogo berico, ce ne sono altri, è il caso di Venezia, che soffrono di overbooking. Quindi, è il concetto, i turisti in più ce li prendiamo volentieri noi.

 

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Verona e Venezia che soffrono di overtouris: il sovraffollamento turistico

Certo, Possamai non usa questi termini ma la sintesi del ragionamento è questa: «Vicenza si trova esattamente a metà strada tra Verona e Venezia che soffrono del tema dell'overtourism, cioè del sovraffollamento turistico. Noi, al contrario, abbiamo ancora tanto spazio per crescere, perché siamo storicamente una solida città industriale, ma solo negli ultimi anni abbiamo cominciato a lavorare su turismo e cultura. Ecco allora che una riflessione sui flussi turistici risulta più che mai opportuna. Per la nostra realtà e non solo. L'idea di costruire una promozione condivisa che distribuisca le presenze, proponendo ad esempio due notti a Venezia e una a Vicenza, rappresenta infatti un'opportunità per noi e un aiuto per Venezia per contemperare iniziative come i divieti e il numero chiuso».

 

Roberta Labruna

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